“Noi e la Giulia” è una commedia italiana diretta da Edoardo Uscita nelle sale cinematografiche nel 2015, ha riscosso un considerevole successo sia di pubblico che di critica. Lo script, frizzante e avvincente, scritto dallo stesso Leo insieme a Marco Bonini, basato sul romanzo di Fabio Bartolomei, ha portato “Noi e la Giulia” a vincere numerosi premi, tra cui il David di Donatello per la Miglior Sceneggiatura. L’applauso del pubblico si è tradotto in oltre 5 milioni di euro al botteghino, un traguardo notevole per il cinema italiano.
Il film racconta la storia di tre persone, Diego (Luca Argentero), Claudio (Stefano Fresi) e Fausto (Edoardo Leo) che decidono di lasciare la vita caotica della città per aprire un agriturismo. La protagonista inaspettata del film è una vecchia Alfa Romeo Giulia, da cui il film prende il nome e che diventa un personaggio a sé stante. L’auto rappresenta un simbolo di speranza e di svolta per i protagonisti, un ponte tra il passato e il futuro. Nel loro tentativo di creare un’esistenza più autentica, i personaggi si ritrovano a dover affrontare il racket e le complicazioni della vita rurale, in una commedia avventurosa e appassionante che mescola risate e momenti di riflessione. Tuttavia, la trama si sviluppa in modo tale da evitare qualsiasi spoiler, contornata da un’atmosfera familiare creata volutamente dal regista che ha voluto inserire nel cast numerosi attori con i quali aveva già lavorato in passato.
Degna di particolare nota è la rappresentazione politica nel film, sebbene celata dietro ad un velo di comicità, è estremamente penetrante e ben caratterizata da ogni personaggio che a suo modo rappresenta una diversa connotazione partitica. Sullo sfondo, l’immagine di una campagna assediata dal racket, un male subdolo e invasivo, richiama alla mente la pesante eredità della criminalità organizzata in Italia. La lotta dei protagonisti contro questa forza opprimente non è solo un simbolo di resistenza, ma una rappresentazione della tenacia e della resilienza del popolo italiano. Il racket, quindi, diventa un antagonista non solo fisico, ma anche simbolico, rappresentando tutte le difficoltà che possono sorgere nel tentativo di cambiare e migliorare la propria vita o quella del proprio paese.
Oltre ai riferimenti sociali e politici, che è sempre una bella sorpresa trovare in una commedia italiana, “Noi e la Giulia” è un film che riesce a far ridere e pensare, a condurci in un viaggio umoristico e profondo alla scoperta di noi stessi, delle nostre radici e delle nostre aspirazioni. In un mondo sempre più veloce e tecnologico, i personaggi rappresentano l’anelito di molte persone di tornare alle radici, di trovare un senso più autentico della vita. Un film che ci ricorda come, anche di fronte alle difficoltà, l’importante è mantenere lo spirito giusto e, come suggerisce la vecchia Giulia, non smettere mai di correre.