Forze di maggioranza in difficoltà al Senato sul decreto Lavoro: il voto della commissione Bilancio sul parere al nuovo pacchetto di emendamenti (circa una decina, della relatrice Paola Mancini di FdI) è finito in pareggio con 10 senatori di maggioranza (assenti gli esponenti di Forza Italia) e altrettanti dell’opposizione, per cui la maggioranza è andata sotto. La commissione è stata sospesa, visto che manca il parere necessario per esaminare in aula le nuove proposte di modifica presentate stamattina. A questo punto dovrà essere convocata una conferenza dei capigruppo per decidere come proseguire i lavori.
“E’ stato un incidente di percorso, un ritardo di cinque minuti che ha provocato una serie di reazioni. Cio’ non impedisce di dire che ho raccomandato sia i gruppi sia i rappresentanti del governo di trovare dei modi per cui non si debba sempre arrivare con l’acqua alla gola sugli emendamenti e sui tempi e spero che il mio richiamo a tutti abbia qualche esito positivo”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, interpellato sulla mancata approvazione degli emendamenti al dl lavoro in commissione da parte della maggioranza, a margine di un convegno a Palazzo Madama. “Tutto è nato – ha aggiunto – perchè c’era un cocktail di compleanno”, riferendosi al senatore Damiani.
Intanto è ripresa la seduta dell’Aula del Senato sul Dl lavoro, con la votazione degli oltre 400 emendamenti presentati. L’aula sarebbe dovuta ripartire alle 14 ma dopo il voto della commissione Bilancio si è attesa la presentazione e votazione di un nuovo parere, dopo alcune modifiche. L ‘Aula non ha orario di chiusura ma è probabile che il voto finale sul provvedimento sia espresso domani. Il Dl, che deve essere convertito in legge entro il 3 luglio, deve passare all’esame della Camera.
Le reazioni
Duri i commenti dell’opposizione, in particolare di area Pd. la segretaria Dem Elly Schlein è tranchant: “Questa maggioranza non sta in piedi”. E puntualizza: “La maggioranza è nel caos. Dopo quanto avvenuto alla Camera sul Mes, con il ministero dell’Economia che sconfessa la propaganda del governo, oggi al Senato non riesce a far approvare emendamenti preparati all’ultimo minuto, che cercavano di mettere toppe ai tanti obbrobri contenuti nel Dl Lavoro, e va sotto”. Aggiunge: “Il Dl Lavoro era una delle bandiere programmatiche del governo Meloni. Oggi le forze di maggioranza non riescono nemmeno a garantire che gli emendamenti della relatrice siano approvati. Il Dl lavoro è un provvedimento sbagliato, che va cambiato, e noi continueremo ad opporci a norme che aumentano precarietà e povertà. La verità è che questo esecutivo non sta in piedi, incapace di passare dalla propaganda ai fatti”.
“Comprendiamo il dramma delle opposizioni, a corto di argomenti, che vivono in una realta’ virtuale. Non c’e’ alcuna divisione in Forza Italia o segnali da dare. Quando e’ capitato di sollevare dei dubbi, ne abbiamo parlato apertamente all’interno della maggioranza nelle sedi opportune. Non era assolutamente questo il caso. Avevamo chiesto al presidente della Commissione di posticipare i lavori di 15 minuti per un impegno concomitante. Si e’ trattato di un semplice malinteso. Non si azzardino a fare dietrologie”. Lo dichiara la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli.
fonte: AgenziaDIRE.it