Loro // Paolo Sorrentino

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Il film “Loro” è un’opera del regista italiano Paolo Sorrentino, uscito nel 2018 in due parti e poi in una versione unica nel 2019. Il film racconta la vita e le vicende di Silvio Berlusconi, ex presidente del consiglio ed ex leader di Forza Italia, e del suo entourage di politici, imprenditori, giornalisti e cortigiane. Il film ha ricevuto diverse candidature e premi, tra cui il David di Donatello per il miglior attore protagonista a Toni Servillo, che interpreta Berlusconi, e il Nastro d’Argento per la migliore sceneggiatura. Il film ha avuto un buon successo di pubblico in Italia, incassando circa 6,5 milioni di euro, ma ha ricevuto anche delle critiche per la sua rappresentazione della realtà politica e sociale italiana.

La trama del film si concentra sul periodo tra il 2006 e il 2010, quando Berlusconi era al centro di scandali sessuali, processi giudiziari e crisi di governo. Il film segue due linee narrative principali: da una parte quella di Sergio Morra (Riccardo Scamarcio), un giovane imprenditore pugliese che cerca di avvicinarsi a Berlusconi per ottenere favori e affari; dall’altra quella di Berlusconi stesso, che vive nella sua villa di Arcore tra feste sfrenate, incontri amorosi, negoziazioni politiche e momenti di crisi personale. Il film mostra anche le vite e le storie di altri personaggi che ruotano attorno a Berlusconi, come la moglie Veronica Lario (Elena Sofia Ricci), il fedele collaboratore Marcello Dell’Utri (Fabrizio Bentivoglio), il giornalista Enzo (Roberto De Francesco) e la giovane escort Kira (Kasia Smutniak).

Il film è ricco di dettagli e curiosità che rendono il racconto più verosimile e interessante. Ad esempio, il film riproduce fedelmente alcune scene realmente accadute, come il famoso discorso di Berlusconi alla festa del PdL nel 2008, in cui pronuncia la frase “Noi non siamo quelli che hanno paura”, o la telefonata tra Berlusconi e il presidente americano Barack Obama nel 2009. Inoltre, il film utilizza delle canzoni originali composte da Lele Marchitelli, che sottolineano i momenti chiave della storia.

Loro è un’opera che suscita riflessioni profonde e filosofiche sul potere, sull’ambizione, sulla corruzione, sulla solitudine e sul senso della vita. Il film non si limita a raccontare i fatti storici, ma cerca di entrare nella psicologia dei personaggi, mostrando le loro debolezze, le loro contraddizioni, le loro aspirazioni e i loro rimpianti. Il film non giudica né condanna né esalta i protagonisti, ma li lascia parlare con le loro parole e le loro azioni. Il film invita lo spettatore ad interrogarsi sul ruolo e sulla responsabilità dei leader politici nella società contemporanea, ma anche sul valore e sul significato delle scelte personali nella vita di ognuno.

Il film ci presenta Silvio Berlusconi nel suo declino. Il leader è nella sua residenza, attorniato da fedeli, servi, meretrici. Tutti vogliono approfittarsi di lui prima che sia finito, ora che il suo partito è in difficoltà, che le sue imprese sono passate ai suoi numerosi eredi. Opera impregnata di un clima di decadenza e di morte, offre il ritratto sicuramente più spietato di ciò che è stata l’essenza del berlusconismo: il dominio della mediocrità che sale al potere, in questa nazione ancora fortemente legata alla cultura del successo personale, materialistico degli anni ’80. Allo stesso modo, è anche il ritratto di un uomo isolato, dotato solo ed esclusivamente delle sue capacità, del suo intuito e del suo carisma, che però ormai non sono più sufficienti.

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