Il Quinto Potere è un film del 2013 diretto da Bill Condon, basato sul libro Inside WikiLeaks di Daniel Domscheit-Berg e Wikileaks. La battaglia di Julian Assange contro il segreto di stato dei giornalisti britannici del Guardian, Luke Harding e David Leigh. Il film non ha avuto un grande successo di pubblico o di critica, incassando solo 8 milioni di dollari a fronte di un budget di 28 milioni e ricevendo recensioni contrastanti. Alcuni hanno apprezzato le interpretazioni degli attori, la regia dinamica e la rilevanza del tema trattato, altri hanno criticato la sceneggiatura confusa, la mancanza di approfondimento e la posizione ambigua nei confronti di Assange e di WikiLeaks.
La trama racconta la storia di Julian Assange (Benedict Cumberbatch), il fondatore di WikiLeaks, e del suo rapporto con Daniel Domscheit-Berg (Daniel Brühl), il suo portavoce e collaboratore, dal 2007 al 2010, quando il sito diventò famoso per aver pubblicato migliaia di documenti segreti provenienti da fonti anonime, tra cui quelli riguardanti le guerre in Afghanistan e in Iraq, le torture a Guantanamo e i cablogrammi diplomatici degli Stati Uniti. Il film si propone di mostrare le motivazioni, le sfide e le conseguenze dell’attività di WikiLeaks, sia dal punto di vista dei suoi protagonisti che da quello dei governi, dei media e delle fonti coinvolte. Cerca inoltre di esplorare la personalità controversa e carismatica di Assange, il suo rapporto conflittuale con Domscheit-Berg e il suo ruolo nel dibattito sulla libertà di informazione, sulla trasparenza e sulla sicurezza nazionale.
Tra i dettagli curiosi del film, si può citare il fatto che Cumberbatch ha imparato a parlare con l’accento australiano per interpretare Assange e che ha avuto una breve corrispondenza con lui prima delle riprese. Inoltre, il film contiene diverse scene girate in luoghi reali legati alla storia di WikiLeaks, come l’Islanda, la Germania, il Belgio e il Regno Unito. Infine, la pellicola si conclude con una scena in cui lo stesso Assange appare in un’intervista televisiva e commenta ironicamente il film stesso.
Il Quinto Potere è un’opera interessante, ma non del tutto riuscita. Il film cerca di raccontare una storia complessa e attuale, ma non riesce a rendere giustizia alla complessità dei fatti e dei personaggi coinvolti. Lo stesso Assange ha definito l’opera “un attacco massiccio alla verità” e ha invitato Cumberbatch a non accettare il ruolo. Il film sembra infatti oscillare tra l’ammirazione e la condanna nei confronti di Assange e di WikiLeaks, senza prendere una posizione chiara od offrire una prospettiva critica. In questo modo il risultato è superficiale e poco coinvolgente, nonostante le buone intenzioni e le buone prestazioni degli attori.