Bones and All // Luca Guadagnino

bones and all copertina film

Il cinema italiano ha sempre avuto una certa predilezione per il genere horror, soprattutto negli anni ’70 e ’80, quando registi come Dario Argento, Lucio Fulci e Mario Bava hanno dato vita a opere cult che hanno influenzato il cinema mondiale. Tra questi maestri del brivido, c’è anche Luca Guadagnino, che dopo aver conquistato il pubblico e la critica con il suo film “Chiamami col tuo nome”, vincitore di un Oscar per la miglior sceneggiatura non originale nel 2018, ha deciso di tornare al suo genere preferito con “Bones and All”, un film che mescola horror, romance e dramma in una storia d’amore cannibale ambientata negli Stati Uniti degli anni ’80. Il film è uscito nelle sale dopo aver partecipato alla Mostra del cinema di Venezia 2022, dove ha ricevuto il Leone d’argento per la regia. Il film ha anche ottenuto un grande successo di pubblico, incassando in totale oltre 14,5 milioni di euro, e di critica, ricevendo numerosi elogi per la regia, la fotografia, la colonna sonora e le interpretazioni dei due protagonisti: Timothée Chalamet e Taylor Russell.

La trama si basa sul romanzo omonimo di Camille DeAngelis, pubblicato nel 2015. Il film racconta la storia di Maren (Taylor Russell), una ragazza di 16 anni che nasconde un terribile segreto: ogni volta che prova un’attrazione per qualcuno, sente l’impulso irresistibile di divorarlo. Per questo motivo, Maren è costretta a scappare da una città all’altra con suo padre Frank (André Holland), che cerca di proteggerla e nasconderla dalla società. Un giorno, però, Maren si sveglia in un motel e scopre che suo padre se ne è andato senza lasciare traccia. Maren decide allora, seguendo gli indizi lasciati in una lettera, di partire per il Minnesota, il luogo di nascita di sua madre Janelle che ha lasciato lei e Frank quando Maren era solo una bambina. Lungo il suo viaggio attraverso l’America degli anni ’80, Maren incontra Lee (Timothée Chalamet), un ragazzo affascinante e misterioso che nasconde anche lui un segreto simile al suo. Tra i due nasce una relazione intensa e pericolosa, fatta di amore e morte.

Il film è ricco di dettagli e curiosità che lo rendono ancora più interessante e coinvolgente. Il regista ha voluto rendere omaggio al cinema horror italiano inserendo alcune citazioni e riferimenti a film come “Suspiria”, “Zombi 2” e “Cannibal Holocaust”. Il film ha anche una colonna sonora eccezionale, composta da canzoni degli anni ’80 che accompagnano le scene più emozionanti e drammatiche del film.

Il film non si limita a raccontare una storia di orrore e di sentimento tra due esseri marginali, ma ci invita a interrogarci su chi siamo e cosa vogliamo davvero dalla vita. Questa pulsione cannibalica dei due protagonisti è al tempo stesso una maledizione e una liberazione, una forma di ribellione e di intimità, una metafora dell’amore assoluto e della distruzione. Maren e Lee sono due personaggi complessi e sfaccettati, che cercano di capire se stessi e il mondo che li circonda. Sono alla ricerca dei loro genitori, che li hanno abbandonati o rinnegati, ma anche della loro comunità di appoggio e di accettazione. Sono alla ricerca del loro posto nel mondo, che li respinge e li condanna per la loro diversità. Sono alla ricerca del loro equilibrio interiore, tra il desiderio di amare e quello di uccidere. La parte finale del film è quella che lascia maggiormente il segno nello spettatore, perché esprime una riflessione profonda e filosofica sul significato dell’amore e della violenza.

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