24 gennaio 1966: la prima occupazione universitaria

facoltà occupata

La prima occupazione di una facoltà italiana avvenne il 24 gennaio 1966, quando un gruppo di studenti dell’Università di Trento occupò la facoltà di Sociologia. Questo evento rappresenta un importante momento nella storia del movimento studentesco italiano degli anni ’60 e segnò l’inizio di una lunga serie di proteste e occupazioni che avrebbero influenzato profondamente la società italiana di quel periodo.

La facoltà di Sociologia di Trento era stata fondata solo pochi anni prima, nel 1962, e rappresentava un’innovazione nel panorama accademico italiano, poiché era la prima facoltà di questo tipo nel paese. Gli studenti, animati da un forte spirito critico e desiderosi di cambiare la società, videro nella nuova facoltà un’opportunità per mettere in discussione i metodi tradizionali di insegnamento e di ricerca.

In particolare, gli studenti protestavano contro il fatto che la facoltà di Sociologia fosse utilizzata principalmente per formare funzionari pubblici e non per promuovere la ricerca e la comprensione critica della società. Gli studenti volevano che la facoltà fosse utilizzata come una piattaforma per la ricerca indipendente e per la formazione di giovani ricercatori e pensatori critici che potessero cambiare la società.

La protesta prese forma quando gli studenti, insoddisfatti quindi delle condizioni della facoltà e delle politiche accademiche, decisero di occupare simbolicamente l’edificio. L’occupazione durò tre giorni e fu caratterizzata da un clima di grande tensione, poiché gli studenti si scontrarono con la polizia e con le autorità accademiche.

La protesta ebbe un grande impatto sulla società italiana di quel periodo, poiché rappresentò una sfida alle autorità e all’establishment accademico. Gli studenti chiedevano un cambiamento radicale nel sistema educativo e nella società in generale e questo messaggio fu recepito da molti giovani in tutto il paese, che si unirono alle proteste e alle occupazioni successive.

La prima occupazione di una facoltà italiana rappresenta un importante momento nella storia del movimento studentesco italiano degli anni ’60. Gli studenti di Trento avevano dimostrato che era possibile mettere in discussione l’establishment accademico e le autorità e che era possibile cambiare la società attraverso l’azione diretta. La loro protesta diede il via a una lunga serie di occupazioni e proteste che avrebbero cambiato profondamente la società italiana, sia a livello accademico che politico.

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