Natale 2022: 8 italiani su 10 lo passeranno in famiglia, anche per risparmiare

natale italiani

Tra rincari nel carrello della spesa e le bollette alle stelle, un terzo degli italiani passerà il Natale in casa per risparmiare.

Le indagini condotte dalle varie associazioni di categoria parlano chiaro: otto persone su dieci trascorreranno le festività in famiglia, vuoi per tradizione ma anche per esigenze economiche. I 320 milioni di euro in più battuti alla cassa sono il risultato dell’aumento esponenziale dei prodotti e non di una maggiore disinvoltura a mettere mano al portafogli.

E mentre Coldiretti segnala come la spesa media sia di 106 euro a famiglia, il Codacons attesta un aumento del 13,6% sullo scontrino. Si tratta, secondo l’associazione, di “pesantissimi aumenti dei prezzi”.

In base alle stime, i consumi alimentari in occasione delle feste natalizie subiranno quest’anno una contrazione del 6% rispetto al 2021, portando il conto per pranzo e cenone di Natale a raggiungere 2,7 miliardi di euro nel 2022.

Tra i prodotti più utilizzati per le preparazioni di cibi e pietanze natalizie e che hanno subito aumenti consistenti il Codacons segnala il burro, che rispetto allo scorso anno rincara del 41,2%. L’olio di semi segna +51,4%, la farina +23,6%, le uova +21,7%, il riso +35,4%, la pasta +23,6%, il pane +16%.

Mettere la carne in tavola a Natale costa in media il 10,5% in più, con punte del +18% per il pollo, mentre per un pranzo a base di pesce la spesa sale in media del 10%, con aumenti dell’8,3% per il pesce fresco, +14,8% il pesce surgelato, +9,2% i molluschi freschi.

Il latte conservato sale del 32,5%, quello fresco del 20,1%, i formaggi freschi del 26,2%. La verdura aumenta del 15,2% con punte di oltre il 19% per insalata e cavoli; le arance costano il 13,3% in più, frutta secca e noci +6%.

Per i dolci – conclude Codacons – occorre mettere in conto una maggiore spesa del 49,6% per lo zucchero, e anche brindare costerà di più: il vino rincara del 6%, i liquori salgono del 5,5% e lo spumante segna +7,3%.

Secondo Confcommercio oltre otto italiani su dieci trascorreranno le feste di Natale in casa, il 62,6% delle famiglie lo farà per tradizione, il 39,9% perché è più comodo e confortevole, il 31,3% lo farà per risparmiare. Tra le motivazioni di coloro che ritengono che il Natale 2022 sarà vissuto in maniera più dimessa rispetto allo scorso anno (l’86,3% dei rispondenti) ci sono in prevalenza, come atteso, l’aumento dei costi per la spesa alimentare e il caro bollette.

Infine, Coldiretti fotografa nel dettaglio le abitudini di spesa di questi giorni. Lo spumante si conferma come il prodotto immancabile per oltre otto italiani su dieci (84%) assieme alla frutta locale di stagione (90%), mentre il panettone con il 78% batte di misura nelle preferenze il pandoro fermo al 74%, anche se ben il 51% scegli anche i dolci della tradizione locale. 

“Le differenze territoriali ed economiche dividono gli italiani nella spesa ma le scelte a tavola contribuiscono però a riunirli: il 92% dei cittadini acquisterà per le feste soprattutto prodotti italiani”, ha reso noto la Coldiretti: “tra un 53% che lo farà soprattutto perché sono più buoni e il 39% che vede come priorità sostenere l’economia e il lavoro del proprio Paese”.

“Le tavole si arricchiscono soprattutto dei prodotti regionali tipici  della ricorrenza e più gettonati”- continua la Coldiretti – ci sono il panone di Natale in Emilia Romagna, u piccilatiedd in Basilicata, il panpepato in Umbria, la pizza di Franz nel Molise, lu rintrocilio in  Abruzzo, le pabassinas con sa sapa in Sardegna, la carbonata con  polenta in Valle D’Aosta, il pangiallo nel Lazio, le carteddate in  Puglia, i canederli in Trentino, la brovada e muset con polenta in  Friuli, i quazunìelli in Calabria, il pandolce in Liguria, la pizza de Nata’ nelle Marche, i buccellati in Sicilia, il brodo di cappone in  tazza in Toscana e l’insalata di rinforzo in Campania”.

Chi passerà la serata dietro ai fornelli? A questo torna a rispondere Confcommercio: il 45,5% dei rispondenti dichiara che sarà lei/lui stesso a cucinare  durante le festività natalizie. Ad occuparsene saranno anche e soprattutto i genitori (31,6%) e la moglie o il marito (20,3%); figli, zii e nonni sembrerebbero meno coinvolti tra i fornelli. Il 3,2% ordinerà cibo da asporto.

fonte: AgenziaDIRE.it

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