29 novembre 1975: viene coniato il nome Microsoft

bill gates paul allen

Il ventenne Bill Gates, scrivendo al socio coetaneo Paul Allen, utilizza per la prima volta il termine “Micro-soft” per descrivere la loro collaborazione iniziata con la fondazione dell’omonima società di informatica, che diventerà tra le aziende più famose e produttive al mondo. In soli 35 anni infatti il fatturato della Microsoft è passato da 0 a 60 miliardi di dollari, e Bill Gates è diventato l’uomo più ricco del mondo dal 1996 al 2009 (anno oltre il quale il settore mobile ha iniziato a togliere fette di mercato a computer fissi e portatili).

In quegli anni pioneristici del settore dell’informatica, Gates e Allen convincono l’inventore del microcomputer Altair 8800, Ed Roberts, ad acquistare un software scritto da loro chiamato Basic, che consenta di usare al meglio l’hardware della Micro Instrumentation and Telemetry Systems, permettendone la programmazione anche ad utenti relativamente poco esperti. Da quel momento in poi i computer, da oggetti di grandi dimensioni e destinati soltanto a scopi militari o di ricerca, diventano degli oggetti personali da destinare ad ogni singola casa.

Il termine software, che si contrappone a quello di hardware indicante la componente fisica di un sistema di calcolo, ha origine durante la Seconda guerra mondiale. I tecnici del’esercito inglese capitanati da Alan Turing, mentre studiavano la macchina Enigma con cui i tedeschi si inviavano messaggi in codice criptati, quando questa dopo il 1941 venne modificata con l’aggiunta di un terzo rotore, dovettero interessarsi non soltanto alla sua struttura fisica, ma anche alle posizioni con cui i rotori venivano utilizzati. E dato che queste istruzioni di decriptaggio venivano scritte su pagine solubili all’acqua per poter essere più facilmente distrutte, furono chiamate software (componente morbida, immateriale) in contrapposizione alla parte meccanica, fisica.

Il significato moderno e più propriamente utilizzato del termine software fu successivamente coniato negli anni ’50, in particolare nel 1957 dallo statistico John Wilder Turkey, e da quel periodo in poi inizia a diventare di uso comune l’analogia tra l’hardware con il corpo umano ed il software con la mente umana. Lo stesso Alan Turing aveva previsto che entro il 2000 il progresso tecnologico avrebbe permesso la creazione di macchine intelligenti in grado di pensare autonomamente alla risoluzione dei problemi.

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