L’ondata conservatrice si è abbattuta sull’Italia. Il governo Meloni è nel pieno dei suoi poteri e finalmente gli italiani hanno dei rappresentanti eletti dal popolo che rispecchiano la loro volontà. Il sovranismo, a cominciare da quello alimentare, è il principio più importante da tutelare, insieme alla difesa dei propri confini, alla famiglia classica composta da padre e madre (con la donna possibilmente in casa) e i figli sportivi e cattolici praticanti, magari con una carriera militare davanti, che siano (o almeno sembrino) quanto più possibile normali. Questa è la Destra.
Chi pensa che ci sia il rischio di un ritorno al ventennio fascista, così come lo abbiamo conosciuto, o che si possa incorrere in un regime liberticida che privi gli italiani delle loro libertà fondamentali, è evidente che sbaglia, o per ingenuità o per malafaede. È vero che esiste un paese come l’Ungheria, presa spesso a modello dalla Destra italiana, che proprio recentemente è stata ammonita dalle istituzioni comunitarie per la violazione di alcuni principi democratici, ma nonostante questo esempio, i rischi di derive autoritarie che priverebbero i cittadini dei diritti fondamentali per l’Italia non sono reali. Fortunatamente siamo membri dell’Unione Europea, e siamo anche parte dell’Alleanza atlantica, che quei regimi hanno sconfitto ed hanno instaurato un sistema di valori democratici irreversibili. Il problema quindi non è che si possa tornare al ventennio fascista così come lo abbiamo conosciuto, ma che i diktat di Destra vengano affermati in tutto il loro vigore.
Ma siamo sicuri che gli italiani vogliano vivere all’interno di questi valori così marcatamente identitari? Negli ultimi due anni e mezzo, a causa prima della pandemia, poi della guerra e delle crisi che ha scaturito, gli italiani senza dubbio si sono incattiviti. La povertà nel nostro Paese è aumentata e le prospettive per un futuro migliore per sé e per la società che ci circonda sono sempre meno visibili. In questo clima, come è sempre stato nella storia quando presenti periodi di crisi, hanno votato i partiti più conservatori come quello della Meloni. Ma quanto durerà questa voglia di Destra?
L’Italia immaginata da coloro che sono al governo mi ricorda il film Pleasantville, che forse molti avranno visto e di cui vi ho parlato anche nella rubrica di cinema di virgoletteblog.it. In quel mondo esiste una società molto tradizionalista in cui vengono preservati e ben interpretati i vecchi valori conservatori e bigotti degli anni ’50, ma non solo. Tutto ciò che usciva fuori da quegli schemi veniva considerato una devianza, difficile anche solo da immaginare. Ma “non è possibile alcun progresso senza deviazione dalla norma”, e così nel momento in cui i protagonisti immettono dei valori più progressisti e liberali, le persone che iniziano a condividerli e a farli propri dal bianco e nero iniziano a diventare a colori, non senza essere malviste e ostacolate da chi aveva paura del loro cambiamento. Il film è uno dei miei preferiti e credo rappresenti bene la società in bianco e nero alla quale i conservatori di tutto il mondo vorrebbero farci assomigliare. La speranza è che l’evoluzione umana, seppur possa prevedere delle momentanee inversioni di rotta, riesca a mantenere la propria progressiva direzione di marcia, e che certe cadute accidentali verranno spontaneamente recuperate.
Filippo Piccini