L’avvocato della famiglia Ogorchukwu: “C’è un clima politico di odio verso lo straniero”

alika civitanova moglie

“A Civitanova non si può dire che ci sia un clima di intolleranza e xenofobia, qui gli stranieri sono integrati. È una città multietnica. Certamente però è innegabile che ci sia un clima di avversione e di odio verso gli extracomunitari che devono essere respinti a prescindere e questo clima fa breccia in individui di scarsissimo spessore culturale e civico”. Così a Radio Capital l’avvocato Francesco Mantella, legale della famiglia di Alika Ogorchukwu, il nigeriano residente a San Severino con moglie e figlio ucciso ieri a Civitanova Marche.

“Chi ragiona di pancia segue quelli che dicono ‘via gli stranieri, questi ci rubano il lavoro, ci stuprano le mogli’. Molti seguono questo filone che è politico ovviamente”, prosegue Mantella.

L’avvocato commenta le parole del dirigente della Squadra Mobile di Macerata che in conferenza stampa esclude l’odio razziale come movente dell’omicidio: “Credo che sia probabile che ci sia una componente razziale in questo omicidio per quelle che sono state le modalità dell’aggressione. L’aggressore ha sprigionato un odio e una violenza che non può trovare spiegazione se non in una spinta interiore, magari covata da tempo. Corrergli dietro, insistere nell’aggressione e poi scappare via che cos’è? Non lo vogliamo chiamare odio razziale? Ha espresso un sentimento di avversione verso tutto ciò che Alika rappresentava – rimarca il legale – Perché altrimenti lo ha rincorso, può averlo fatto davvero perché ha chiesto un euro?”.

fonte: AgenziaDIRE.it

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