Bang Bang Baby è una serie tv crime-drama italiana, la prima grande produzione del nostro Paese a partire dopo il lockdown del 2020, creata da Andrea Di Stefano e prodotta da The Apartment e Wildside in esclusiva per Prime Video, dove è uscita in due tranches tra lo scorso aprile e maggio. La storia si ispira al romanzo biografico L’Intoccabile di Marisa Merico.
Siamo nell’Italia pop e colorata del 1986, dove tutti sembrano felici. Tutti tranne la protagonista Alice (Arianna Becheroni), un’adolescente molto timida e introversa che vive da sola con la madre operaria Gabriella (Lucia Mascino) e sogna un futuro meno grigio e banale di quello a cui sembra destinata. Il suo sorriso si è spento dieci anni prima, quando suo padre viene assassinato davanti ai suoi occhi per motivi legati alla ‘ndrangheta.
Tutto cambia e ha inizio quando Alice scopre che il padre Santo (Adriano Giannini) non è morto davvero e conduce una sua esistenza. Tanto era grande il vuoto che la sua assenza aveva creato nella ragazza, che decide di incontrarlo a tutti i costi, nonostante la strada che conduce a lui porta ad invischiarsi nel mondo oscuro e malavitoso della famiglia paterna di cui porta il cognome.
Bang Bang Baby arriva molto vicino all’apologia del crimine, ma evita saggiamente questa trappola grazie ai personaggi malavitosi che la animano. Delinquenti senza scrupoli, ma mossi dal desiderio di emanciparsi dai rigidi schemi della famiglia che li vorrebbe obbedienti e nei loro schemi, emblema dell’urbanizzazione della malavita rurale avvenuto proprio in quegli anni.
Il percorso che intraprende Alice è molto simile metaforicamente a quello intrapreso dalla sua omonima nella tana del Bianconiglio, dove inizia a trovare se stessa e il suo posto nel mondo man mano che vi sprofonda dentro. Ma come tutte le adolescenti che diventano grandi, scoprirà che ogni scelta prevede una rinuncia, e che da grandi poteri derivano anche grandi responsabilità.