7 giugno 1976: il contrasto alle radio libere italiane

cecchetto radio libere

Inizia ufficialmente, da parte del Ministero delle Telecomunicazioni, l’azione di contrasto alle radio libere italiane che trasmettevano in aperta violazione del regime di monopolio concesso alla RAI. Ciononostante, l’ondata di cambiamento del settore già cominciata in modo inarrestabile, fece risultare inutili di lì a breve tali provvedimenti.

In Italia fino al 1974 i privati non potevano aprire una stazione radio. La legge riservava allo Stato l’esercizio esclusivo della radiodiffusione circolare. Si ascoltava la radio pubblica (Radio Rai) e si guardava la televisione pubblica (Rai TV). Solo nel Nord Italia potevano essere ricevute in FM le tre emittenti estere che trasmettevano in lingua italiana: Radio Capodistria, Radio Monte Carlo e Radio Svizzera Italiana.

Nei primi anni settanta sull’esempio del Regno Unito, nacquero le prime radio pirata. Nel 1974 intanto la Corte Costituzionale concesse ai privati la facoltà di trasmettere via cavo in ambito locale. Fu la prima storica sentenza contro il monopolio statale. La trasmissione via etere però rimaneva interdetta ai privati, che intuendo come i tempi stessero cambiando, senza aspettare un successivo pronunciamento, aprirono in alcune città italiane radio private via etere.

La limitazione territoriale venne successivamente superata creando reti interconnesse (network) che coprirono l’intero territorio nazionale. In pochi anni l’emittenza radiofonica privata si impose non più come alternativa all’emittenza pubblica, ma come principale fucina di idee e di professionisti (disc jockey e tecnici) con capacità professionali sempre maggiori, che costrinsero la stessa Rai a puntare su trasmissioni innovative e mirate che difficilmente avrebbero avuto modo di essere realizzate senza lo stimolo della concorrenza.

Il 28 luglio 1976, una sentenza della Corte Costituzionale sancirà la legittimità delle trasmissioni radiofoniche private, purché a diffusione locale: finisce così il monopolio della radio di Stato.

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