Il COVID-19 si è abbattuto sull’intero pianeta cogliendoci tutti di sorpresa… o forse no.
Comunque, speculazioni a parte, il virus è riuscito a dilagare insinuandosi ovunque, persino nella scintillante mecca cinematografia, Hollywood.
In molti hanno cavalcato l’argomento COVID e Judd Apatow è salito in groppa al macilento destriero per sfornare Nella Bolla (The Bubble), film distribuito in esclusiva da Netflix.
Apatow ci porta dietro le quinte della lavorazione di un film, in questo caso Le Bestie della Rupe per mostrarci la vita del set in un periodo complicato come quello della pandemia.
L’intero cast viene chiuso in una “bolla” sicura, ovvero un bellissimo e lussuoso hotel immerso nella campagna inglese. Qui gli attori, il regista, i produttori daranno il peggio di loro stessi, mostrando stranezze, dipendenze e nevrosi.
Apatow punta molto sull’aspetto comico/grottesco declinando il film in diverse occasioni sul demenziale… ma le risate sono piuttosto amare.
Nella Bolla vorrebbe essere un film satirico, ma ad emergere è una trama non sempre lineare e per certi versi confusa. La messa in scena è sciatta e i personaggi risultano, anche volutamente, eccessivamente fastidiosi e gonfi di egocentrismo.
Eppure, sappiamo bene che lo star system è una fucina inesauribile di materiale al limite dell’incredibile da cui attingere… eppure, se solo Apatow avesse avuto un poco più di pelo sullo stomaco il film sarebbe stato capace di catalizzare l’attenzione del pubblico come uno schiaffo in piena faccia dato a tradimento.
Buona visione
Serena Aronica