De Magistris: “L’Italia va in guerra, ma non si deve sapere”

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“L’Italia va in guerra, ma non si deve sapere, tutti zitti e buoni. Ma non avrete il silenzio di chi non condivide quello che fate“. Lo afferma in una nota il presidente del movimento demA Luigi de Magistris. “La priorità – prosegue – è fermare subito la guerrail popolo ucraino che sta subendo una sofferenza inaudita. Chi è pacifista è contro la guerra, sempre. Le guerre sono quasi sempre illegali ed in violazione del diritto internazionale. Lo sono state le guerre scatenate dalla Nato, lo è ovviamente la guerra scatenata nel cuore dell’Europa da Putin”.

“Nella nostra Costituzione – dice l’ex sindaco di Napoli – è scritto che l’Italia ripudia la guerra, ma il Governo e il Parlamento tutto, tranne poche eccezioni, l’hanno trasformata in: l’Italia ripudierebbe la guerra. Le guerre vanno sempre ripudiate. L’Occidente ha fatto molto poco per scongiurare questa guerra, che si poteva e doveva evitare e sta facendo molto poco per trovare una soluzione. Subiamo la subalternità alla Nato e quindi agli Stati Uniti e un’assenza di leadership europea autorevole. All’escalation di Putin – aggiunge de Magistris – non si risponde con un’altra, seppur diversa, escalation. La resistenza dell’Ucraina è un diritto, ma armare l’esercito ucraino, come ha deciso di fare l’Unione europea, significa rischiare di trasformare l’Ucraina nell’Afghanistan d’Europa, con centinaia di migliaia di morti e milioni di profughi, con il rischio dell’allargamento del conflitto”.

“Se si vuole isolare chi ha usato l’orrore della guerra lo si fa con le armi della nonviolenza, della diplomazia e della politica – è l’opinione dell’ex pm -. L’Occidente, in particolare Francia e Germania, sostengano con forza i fragili negoziati in corso tra russi e ucraini. Convocare una conferenza internazionale immediata tra russi e ucraini, con Onu e Unione Europea al tavolo, con la mediazione della Cina, per un immediato cessate il fuoco, per corridoi umanitari e soccorsi alla popolazioneil riconoscimento dell’Ucraina come Stato europeo, aperto e neutrale, perno della costruzione della nuova sicurezza in Europa e ponte di pace verso la Russia, senza il suo ingresso nella Nato, e autonomia vera e piena ai territori del Donbass. I popoli intanto si devono mobilitare per la pace contro la guerra e spingere gli Stati a negoziare”, conclude de Magistris.

fonte: AgenziaDIRE.it

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