LA TERZA GUERRA MONDIALE È GIÀ INIZIATA

truppe cecene

Ebbene sì, sembra che la surrealtà in cui è finito il mondo da un paio di anni a questa parte non finirà con lo stato di emergenza il 31 marzo, data oltre la quale pensavamo saremmo tornati alla normale vita pre-pandemica del 2019, ma si modificherà con un altro scenario che ci porterà di fatto direttamente in una nuova epoca.

Non è azzardato infatti dire, come sostenuto già dal presidente Draghi in Parlamento, che la data in cui la Russia ha deciso di invadere l’Ucraina sarà uno spartiacque, così come lo sono state altre date nella storia. Non è neanche così improbabile iniziare a parlare di Terza Guerra Mondiale, perchè così come si sta delineando in queste ore, gli elementi per definirla tale ci sono già tutti.

Al momento infatti lo scenario è quello del tutti da una parte o tutti dall’altra, e la mappa-trincea dello scontro è proprio l’Ucraina, il fronte nel quale si stanno confrontando militarmente i due schieramenti mondiali: quello russo con il proprio esercito regolare, e quello occidentale con l’invio di armamenti e supporto all’esercito ucraino. Si stanno anche adottando misure per chiudere ogni canale diplomatico e sistema economico tra la Russia ed il mondo occidentale, per non parlare poi della guerra cibernetica. Di fatto quindi, già questo può far dire che una guerra tra due fazioni combattuta su più fronti e di scala globale è in atto, e siamo solo al terzo giorno che è scoppiata.

Una coalizione di diversi Stati pro Ucraina, che si impegnano a fornirgli assistenza militare, sta crescendo e si sta consolidando, travalicando i confini dell’UE. Allo stesso tempo a fianco della Russia, oltre al rinsaldato partner strategico quale è la Cina, stanno fornendo il loro supporto politico paesi come l’Iran, la Corea del Nord, la Siria, Cuba, il Venezuela, il Myanmar, lo Yemen. Tutti paesi in cui sono presenti già scenari di guerra che potrebbero esplodere in poco tempo nel momento in cui la situazione dovesse ulteriormente degenerare.

Quanto ci vorrà prima che in questo clima anche la Cina attacchi Taiwan rivendicandone l’appartenenza? Proprio l’altro giorno nove caccia cinesi ne hanno sorvolato lo spazio aereo, in via puramente provocatoria. Parallelamente, quanto ci metterà Teheran ad attaccare Israele (o viceversa) facendo radunare attorno a questo la già consolidata coalizione dei paesi arabi che sono in guerra con lo Yemen filoiraniano? Per non parlare della Corea del Nord, con Kim Jong-un che proprio nelle scorse settimane ha testato nuovi missili balistici, e che potrebbe in un momento in cui sa di non avere tutti gli eserciti puntati contro di lui, lanciarli sulla Corea del Sud o sul Giappone.

Il fronte europeo inoltre, è destinato ad allargarsi, perchè le rivendicazioni di Putin non sono affatto terminate. Dopo il discorso imperialista con cui ha cominciato questa guerra, nel quale ha reclamato storicamente tutto ciò che è appartenuto all’Unione Sovietica e prima ancora allo Zar, è facile immaginare come una volta conquistata l’Ucraina possa adottare lo stesso metodo di occupare prima una regione contesa e poi l’intera nazione, con la Transnistria in Moldavia e con l’Ossezia del Sud in Georgia. Per poi magari, perchè no a quel punto, rivendicare anche l’appartenenza russofona dei tre Paesi baltici.

Putin potrebbe essere realmente impazzito, come qualcuno inizia a sostenere, ed aver deciso di finire gli ultimi anni della sua vita a fare la guerra al mondo occidentale. Il suo potere assoluto non ha eguali ed è addirittura più inattaccabile di quello del presidente Xi Jinping, ben bilanciato dagli organi del partito comunista cinese; la sua potenza militare inoltre, è enormemente più vasta di quella di qualsiasi altro dittatore al mondo. Chi dei suoi sarebbe in grado di fermarlo? Si è visto come ha trattato il capo dei servizi segreti russo, c’è da immaginarsi gli altri.

Una persona di 69 anni che ha passato gli ultimi due in totale e paranoico isolamento per via della pandemia, potrebbe essere giunta alla conclusione di volersi giocare tutto, al costo di mettere a rischio l’ultima parte della sua stessa vita. Pur di non perdere arriverebbe ad usare anche le armi nucleari, e questo lo ha già lasciato intendere benissimo con le minacce rivolte ai paesi che dovessero direttamente intromettersi. Immaginare una possibile soluzione è difficile in questo momento, perchè l’Occidente è stato preso di sorpresa, e si trova in uno dei suoi periodi storici in cui è più debole e scarsamente influente, forse proprio perchè, come ciclicamente avviene, è sul punto di lasciare il passo ad un altro sistema di superpotenze.

Filippo Piccini

Condividi:

Log in with your credentials

Forgot your details?