30 novembre 1973: le giornate del’austerity

domeniche austerity

Per affrontare le conseguenze della crisi petrolifera del 1973 il governo italiano, come altri governi europei, adotta delle misure di austerità volte alla riduzione forzata dei consumi energetici per modificare nel breve periodo le abitudini dei cittadini, rendendo di fatto l’opinione pubblica consa­pevole della fine di un lungo ciclo di espansione economica.

Ultimo fra i paesi occidentali a farlo, il governo italiano presieduto da Mariano Rumor, deliberò una serie di misure di contenimento forzato dei consumi per rispondere alla crisi internazionale di disponibilità di risorse energetiche, benché l’Italia non rientrasse tra i paesi colpiti dall’embargo dei paesi arabi.

I provvedimenti vennero approvati con lo scopo di limitare i consumi dei cittadini. Venne fissata la chiusura alle 12 dei distributori di benzina nei giorni prefestivi, abbassati i limiti di velocità su tutte le strade, le auto obbligate a rimanere fermi nei giorni festivi, gli uffici pubblici dovevano chiudere alle 17:30, i negozi alle 19, entro le 23 i cinema, i locali e i teatri, e l’illuminazione delle strade nonchè l’erogazione della corrente elettrica venne abbassata di alcuni punti percentuale.

Le domeniche dell’austerity, così ribattezzati i giorni festivi in cui tutto doveva fermarsi, iniziarono il 2 dicembre 1973 e seppur possono oggi apparire come un singolare fenomeno circoscritto nel tempo per fronteggiare una specifica crisi, fecero emergere per la prima volta in assoluto le preoccupazioni circa un modello di sviluppo non più sostenibile; gli appelli al risparmio energetico in funzione non solo economica, ma anche ecologica, e ci si iniziò ad interrogare sulla possibilità della ricerca di energie alternative.

Emerse, inoltre, un’altra suggestione interes­sante riguardante la considerazione del carattere globale di questa crisi petrolifera: anche sotto questo aspetto per la prima volta si poteva constatare come eventi che si svolgevano a migliaia di chilometri di distanza influenzassero in maniera diretta e immediata la vita quotidiana delle persone, avviando la percezione del mondo globalizzato inteso come un enorme insieme sociale ed economico interconnesso.

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