Succede sempre qualcosa di meraviglioso // Gianluca Gotto

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“Succede sempre qualcosa di meraviglioso” è il racconto di un viaggio che ha come protagonista Davide, un ragazzo che vede tutte le sue certezze crollare una dopo l’altra, fino a perdere il desiderio di vivere.

E Guilly, un personaggio fuori dal tempo che Davide, per caso o per destino, incontra in Vietnam e da cui apprende un modo alternativo e pieno di luce di prendere la vita.

Una storia di rinascita in cui perdersi per ritrovarsi, che Gianluca Gotto racconta portando il tema della ricerca della felicità – già affrontato nell’autobiografia “Le coordinate della felicità” – su un piano universale: la destinazione finale di questo viaggio non è conquistare un certo tipo di vita, ma uno stato d’animo.

Una sensazione di calore che è sempre dentro di noi, indipendentemente da quello che il destino ci ha riservato. Potremmo chiamarla in tanti modi: serenità, pace interiore, leggerezza, calma. Oppure, come direbbe Guilly, “la sensazione di essere a casa, sempre”.

«Tutto cambia, sempre. Nulla resta mai uguale a se stesso. Cambiamo noi e cambia la realtà intorno a noi. Per questo motivo, la vita è un fiume. Scorre in una sola direzione, in avanti, e non c’è modo di far scorrere la sua acqua indietro. Il fiume è il simbolo del continuo mutamento, perché non resta mai uguale. In ogni attimo, è diverso. Il fiume non si può fermare, qualunque cosa tu faccia, esso continuerà a scorrere. Se pensi di poterlo fermare, ti stai semplicemente illudendo. Quello che tu puoi fare è scegliere: vuoi essere una roccia che prova a opporsi al suo scorrere, oltretutto senza alcuna possibilità di farcela? Oppure vuoi scorrere con il fiume? Se scegli la prima opzione, sei destinato a soffrire. Se scegli la seconda, diventi parte del fiume. Diventi tu stesso Vita.»

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