Le luci si spengono, all’unisono, in tutto il mondo… pochi secondi e il palco con la platea più grande mai vista resta al buio. Pochi secondi e il mondo ha dimenticato la Coca Cola, le sigarette, Harry Potter, gli Oasis ma soprattutto i Beatles! Tutti tranne Jack Malik (Himesh Patel), che dopo lo scontro al buio con un autobus si risveglia senza qualche dente ma con un enorme asso nella manica!
Questo il brillante incipit di Yesterday, film del 2019 diretto da Danny Boyle (Trainspotting, 28 giorni dopo, The Millionaire…) e scritto da Richard Curtis (Quattro matrimoni e un funerale, I Love Radio Rock).
Jack è un aspirante musicista, piuttosto mediocre a dirla tutta, che vorrebbe solo poter emergere dalla grigia e monotona realtà provinciale nella quale vive. Gli amici, ma soprattutto Ellie (Lily James), lo sostengono seguendolo ovunque… ma questo non è abbastanza per Jack, che dopo l’ennesima delusione decide di appendere la sua chitarra e i suoi sogni al chiodo. Ma un blackout improvviso e inspiegabile sarà il punto di svolta per Jack.
Intrigante e straniante allo stesso tempo è proprio l’idea che un pilastro musicale come i Beatles possano svanire dalla memoria collettiva, cancellando titoli eterni come Hey Jude, Let it Be o Yesterday.
E nonostante il film non sia altro che una commedia romantica, questo strano mondo che ignora cose come la Coca Cola e i Beatles diventa una cornice solida e capace di reggere l’intero peso del film.
Curtis ossigena l’intero film con buone dosi di british humor, perfette per rendere alcuni momenti piacevolmente al limite del grottesco. Di Boyle forse manca una punta di cinismo, di acredine nel raccontare la storia sotto la pelle della commedia romantica… ovvero quella che parla di una profonda nostalgia per un mondo inghiottito dal buio. Un mondo dove la musica aveva il potere di arrivare fin dentro il cuore delle persone, di segnare epoche intere e che non tornerà mai più.
Buona Visione
Serena Aronica