The Mule // Clint Eastwood

the mule clint eastwood copertina

Ogni volta che mi trovo a guardare un film di Eastwood subisco una strana e inquieta magia… ogni suo film è infatti come aprire un vecchio baule dimenticato in una soffitta. Un contenitore in apparenza innocuo, solitario e privo di vita ma che una volta aperto racconta di un mondo passato e avvolto dalla polvere ma ancora presente e vivo sotto la scorza del tempo.

The Mule, 2018, diretto da Clint Eastwood si ispira a una storia vera… quella di un uomo ormai giunto all’epilogo della propria vita che si trasforma in corriere della droga. Un uomo irreprensibile, che ha servito valorosamente il proprio paese ed ha scoperto l’amore per la fioricoltura che si trasforma in qualcosa di quasi grottesco…

Eastwood racconta con una lucidità sorprendente una storia incredibile, capace di confondere le idee e smantellare le certezze. Tutto in The Mule è in costante mutamento, pur apparendo statico. Earl Stone (Eastwood) è un uomo ruvido, che sembra arrivare da un mondo troppo lontano per essere ricordato e compreso. Eppure, sa essere affabile e divertente… a suo modo. Un uomo che ha dedicato la sua vita al lavoro, ai fiori, dimenticando di essere padre e marito. Earl ha tentato per tutta la vita di fuggire dal fallimento che era in famiglia, riversando sé stesso sui fiori che coltivava. Un uomo che, per citare la figlia, è sbocciato tardi!

Earl guida attraverso un’America profondamente cambiata, alla quale talvolta sembra non appartenere più. Trasporta droga e quando lo scopre continua a farlo, spinto dal bisogno di riparare ai torti che ha seminato lungo la sua vita.

Earl capisce perfettamente di correre sul filo del rasoio e quando la sua corsa giunge alla fine non si nasconde dietro un avvocato che potrebbe farlo anche assolvere, ma prende di petto la sua colpa e l’affronta. Ha comprato tutto Earl, ma non il tempo.

Eastwood ha cavalcato il tempo e i cambiamenti della nazione che ama profondamente raccontandoli nei suoi film, che riflettono il suo carattere spigoloso. Un uomo che sembra scolpito nel cuoio, tanto duro e coriaceo quanto profondo e unico.

Buona Visione

Serena Aronica

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