18 maggio 1994: a seguito degli accordi di Oslo, Israele lascia la Striscia di Gaza

rabin clinton arafat

Si conclude l’occupazione militare da parte di Israele della Striscia di Gaza, iniziata nel giugno 1967 durante la guerra dei sei giorni, lasciando il governo del territorio all’Autorità Nazionale Palestinese.

Nel maggio 1994, a seguito degli accordi israelo-palestinesi, noti come accordi di Oslo, ha avuto luogo un graduale trasferimento di autorità governative per i palestinesi. Gran parte della Striscia (tranne che le zone insediate) passò sotto il controllo palestinese. Le forze israeliane evacuarono Madīnat Ghazza (la città di Gaza) e le altre aree urbane, lasciando l’amministrazione alla nuova Autorità Nazionale Palestinese.

Il 14 agosto 2005 il governo israeliano ha disposto l’evacuazione della popolazione israeliana dalla Striscia e lo smantellamento delle colonie che vi erano state costruite (piano di disimpegno unilaterale israeliano) le uniche che erano rimaste ancora occupate dopo il ritiro del 1994.

Il 15 agosto ebbe inizio l’operazione “Mano tesa ai fratelli”, che tendeva a conseguire pacificamente lo sgombero dei coloni israeliani insediatisi nelle Striscia di Gaza e in alcuni insediamenti della Cisgiordania. I soldati israeliani passarono casa per casa, tentando di convincere i coloni rimasti a partire.

Tutti i coloni che partirono entro la mezzanotte del 16 agosto, ebbero la possibilità di utilizzare mezzi propri e si videro riconosciuto il diritto all’indennizzo stanziato dal governo. Trascorsi i due giorni di tolleranza, dalla mezzanotte del 17 agosto ebbe inizio l’evacuazione forzata: i militari furono autorizzati ad imballare ed a caricare in container beni e mobili rimasti nelle case. I coloni ancora presenti furono spostati di forza dagli insediamenti, trattandosi degli elementi israeliani più oltranzisti che rifiutavano di abbandonare il territorio palestinese occupato dal 1967.

Lo sgombero della Striscia terminò il 22 agosto, con il trasferimento delle ultime famiglie della colonia di Netzarim. I soldati impegnati nell’evacuazione furono trasferiti in Cisgiordania, dove vennero evacuati i coloni di Hamesh e Sa-Nur.

L’11 settembre, con una cerimonia molto sobria svoltasi presso i resti della colonia di Nevé Dekalim, i comandanti militari di Israele ammainarono la loro bandiera a Gaza. Verso sera, lunghe colonne di mezzi militari israeliani abbandonarono completamente e definitivamente la Striscia.

Tuttavia, secondo gli accordi di Oslo, Israele mantiene il controllo dello spazio aereo, le acque territoriali, l’accesso off-shore marittimo, l’anagrafe della popolazione, l’ingresso degli stranieri, le importazioni e le esportazioni, nonché il sistema fiscale.

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