Prima che i social, i cellulari e i computer fagocitassero la nostra attenzione, distraendoci sostanzialmente da tutto ciò che di materiale ci circonda, c’erano i libri! Già… sembra quasi di nominare qualcosa di arcaico! Libri che oggi si riversano nel nostro immaginario moderno sotto forma di film o serie Tv, talvolta con esiti disastrosi. Talvolta invece capita che i romanzi e i personaggi che hanno segnato un’intera epoca letteraria, assumano una forma diversa e non necessariamente scadente.
Lupin, la serie Netflix dedicata al ladro gentiluomo, è un omaggio riuscito e dal sapore nostalgico. Ripeto, è un omaggio! I molti detrattori che si sono infatti levati contro la serie non hanno probabilmente colto questa sfumatura, grande come un elefante in una cristalleria!
A vestire, per così dire, i panni del famoso ladro è un bravissimo Omar Sy. Al posto di Arsène abbiamo quindi Assane, un uomo in cerca della verità e del riscatto per suo padre, un immigrato senegalese, accusato ingiustamente del furto di una preziosa collana.
Assane Diop (Omar Sy) è cresciuto con un grande e pesante fardello sul cuore, il suicidio del padre in galera, ma anche con un lascito importante, le storie del ladro gentiluomo Arsène Lupin sgorgate dalla penna di Maurice Leblanc.
L’intera serie omaggia con eleganza e discrezione la creazione di Leblanc, regalando allo spettatore indizi e dettagli preziosi che non risultano mai invasivi o datati. All’interno di ogni episodio sono dosati con cura momenti frenetici, rocamboleschi e investigativi senza tralasciare una piccola dose di humor. Importanti sono anche i temi attualissimi che la serie tira in ballo, come il razzismo e l’ingiustizia.
Lupin è una serie che scivola via, puntata dopo puntata, dando allo spettatore la sensazione di qualcosa che ha un sapore nostalgico ma anche estremamente attuale. Non troverete quindi ad attendervi cilindri, bastoni e mantelli ma un’ispirazione e una sensazione che non vi lascerà delusi ma impazienti di scoprire cosa succederà ad Assane nella seconda stagione!
Buona Visione
Serena Aronica