26 gennaio 1959: Fanfani rimette il secondo mandato a Gronchi

governo fanfani II

Dopo che il suo governo è più volte finito in minoranza per l’azione dei franchi tiratori, a seguito delle dimissioni del ministro Vigorelli e dei fermenti in corso nel PSDI, Amintore Fanfani rimette il mandato di presidente del Consiglio dei Ministri nelle mani dell’allora presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi.

Il Governo Fanfani II è stato il tredicesimo governo della Repubblica Italiana, il primo della III legislatura. È rimasto in carica dal 2 luglio 1958 al 16 febbraio 1959 per un totale di 229 giorni, ovvero 7 mesi e 14 giorni.

Nella precedente esperienza a capo dell’esecutivo, il Governo Fanfani I, rimase in carica dal 19 gennaio al 10 febbraio 1954, per un totale di appena 22 giorni; essendosi visto rifiutare la fiducia dal parlamento. Si tratta del governo di minore durata della Repubblica Italiana e del secondo più corto della storia d’Italia dopo il governo Tittoni.

Amintore Fanfani (Pieve Santo Stefano, 6 febbraio 1908 – Roma, 20 novembre 1999) è stato un politico, economista, storico e accademico italiano. È stato cinque volte presidente del Senato, sei volte presidente del Consiglio dei Ministri (divenendo, all’età di 79 anni e 6 mesi, il più anziano Capo del Governo della Repubblica Italiana), e nove volte ministro della Repubblica (ricoprendo tra l’altro le cariche di Ministro degli affari Esteri, dell’Interno e del Bilancio e della programmazione economica). Dal 1972 fu senatore a vita. È stato segretario della Democrazia Cristiana e presidente del partito.

Viene considerato, insieme con Aldo Moro, Pietro Nenni, Giuseppe Saragat e Ugo la Malfa, uno degli artefici della svolta politica del centro-sinistra, con cui la Democrazia Cristiana volle avvalersi della collaborazione governativa del Partito Socialista Italiano.

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