Si terrà domani mattina alle 9 il Consiglio dei ministri in cui il premier, Giuseppe Conte, condividerà con la squadra di governo la decisione di dimettersi. All’ordine del giorno, infatti, ci saranno le dimissioni del presidente del Consiglio.
Dopo il consiglio dei ministri di domattina, il premier Giuseppe Conte dovrebbe salire al Quirinale per conferire con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
E’ previsto quindi che salti il passaggio alle Camere in settimana sulla relazione dello stato della Giustizia.
Zingaretti. “Con Conte nuovo esecutivo”
“Con Conte per un nuovo Governo chiaramente europeista e sostenuto da una base parlamentare ampia, che garantisca credibilità e stabilità per affrontare le grandi sfide che l’Italia ha davanti”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, dopo l’annuncio delle dimissioni da parte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il ‘cinguettio’ del segretario dem è stato immediatamente ritwittato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri.
M5s: “Conte Ter unico sbocco”
“Il passaggio per il cosiddetto Conte ter è ormai inevitabile ed è l’unico sbocco di questa crisi scellerata. Un passaggio necessario all’allargamento della maggioranza. Noi restiamo al fianco di Conte, continueremo a coltivare esclusivamente l’interesse dei cittadini, puntiamo a uscire nel più breve tempo possibile da questa situazione di incertezza che non aiuta. Dobbiamo correre sul Recovery, seguire il piano vaccinazioni, procedere immediatamente ai ristori per le aziende più danneggiate dalla pandemia. Il MoVimento, insomma, c’è, ed è pronto a fare la sua parte”. Così i capigruppo di Camera e Senato del MoVimento 5 Stelle, Davide Crippa ed Ettore Licheri.
Leu: “Allargare la maggioranza”
“Per noi rimane l’obiettivo di allargare l’attuale maggioranza fondata sull’accordo Pd, Leu e M5S nel solco del progetto delineato la scorsa settimana alla Camera e al Senato da Conte”. Così fonti di Leu dopo l’ufficializzazione delle dimissioni del premier Giuseppe Conte domani.
Grandi manovre
La fine del governo Conte bis potrebbe favorire la nascita di un altro esecutivo a sua guida. Nei palazzi si continua a trattare. Da una parte c’è il Pd che chiede di riaprire il dialogo con Matteo Renzi, al quale chiede un segnale di buona volontà. Dall’altra c’è il confronto con l’Udc e con gli scontenti di Forza Italia. Ma l’accordo con i centristi passa per forza dalle dimissioni di Conte.
Lega, Salvini: dimissioni Conte? “Avrebbe già dovuto darle”
“Si parla di dimissioni di Conte? Avrebbe già dovuto darle. C’è un piano vaccinale fermo, le scuole sono aperte in una città sì e una no, ci sono due milioni di posti di lavoro a rischio, e noi stiamo in ballo sugli umori di Conte, Di Maio, Zingaretti, e sulle trattative di Tabacci e Mastella. È irrispettoso, disgustoso, volgare, deprimente”, ha detto Matteo Salvini lasciato il Palazzo di Giustizia di Torino dove oggi ha preso parte all’udienza del processo in cui è chiamato in causa per vilipendio dell’ordine giudiziario.
“Usiamo le prossime settimane per ridare la parola al popolo, e poi avremo cinque anni con un governo e un Parlamento seri e legittimati, non scelti a Palazzo ma scelti dagli italiani”. Così Matteo Salvini, leader della Lega, in un video-messaggio, dopo l’annuncio che il premier Giuseppe Conte si dimetterà domani mattina.
Fdi, Meloni: “Pd e M5s hanno terrore del voto libero”
“Le parole di Zingaretti sull’ipotesi di elezioni anticipate sono perfettamente rappresentative del terrore che hanno Pd e M5s verso il voto libero dei cittadini. Con che coraggio questa gente si definisce democratica? Tranquilli, arriverà il giorno in cui dovrete rispondere davanti agli italiani delle vostre bugie e dei vostri fallimenti”. Così in un post su Facebook Giorgia Meloni.
Berlusconi: “Fi non aiuterà Conte, unità nazionale o voto” “In relazione a notizie di stampa diffuse in questi giorni, voglio chiarire ancora una volta che nessuna trattativa è in corso, né ovviamente da parte mia, né di alcuno dei miei collaboratori, né di deputati o senatori di Forza Italia, per un eventuale sostegno di qualunque tipo al governo in carica”.
Lo dice Silvio Berlusconi, che osserva: “L’implosione dell’attuale maggioranza sotto il peso delle sue contraddizioni è naturale conseguenza della sua origine improvvisata e contraddittoria, che contraddiceva il responso delle urne e che era finalizzata esclusivamente ad impedire al centrodestra di governare”.
Per Berlusconi “la strada maestra è una sola: rimettere alla saggezza politica e all’autorevolezza istituzionale del capo dello Stato di indicare la soluzione della crisi, attraverso un nuovo governo che rappresenti l’unità sostanziale del Paese in un momento di emergenza oppure restituire la parola agli italiani. Mi auguro che il presidente del Consiglio sia consapevole dell’ineludibilità di questa strada”. L’ex premier è convinto che “qualunque altra soluzione significa prolungare una paralisi che il Paese non si può permettere e che quindi ovviamente non ci vede disponibili. Di tutto questo ho ragionato a lungo con i miei collaboratori e con i vertici di Forza Italia e posso garantire un’assoluta unità di valutazioni o di intenti. Tentare di dividerci è impossibile ed inutile: chi si illudesse del contrario commetterebbe un grave errore di valutazione”.
Udc: “Restiamo nel centrodestra. No a relazione Bonafede”
Contrari all’operazione responsabili Nel corso di una riunione stamattina al partito con il segretario dimissionario Lorenzo Cesa, i vertici dell’Udc hanno ribadito che non parteciperanno all’operazione “responsabili” e che resteranno nel centrodestra. E’ quanto si apprende da fonti centriste. Di conseguenza anche la posizione sulla relazione del ministro Bonafede sulla giustizia sarà la stessa degli alleati, ossia voto contrario. La linea centrista è stata condivisa da tutti e 3 i parlamentari dell’Udc.
Domani sera Renzi riunisce gruppi parlamentari su relazione Bonafede
Il leader di Italia viva Matteo Renzi riunirà domani alle 22,30 i gruppi parlamentari per discutere della posizione da assumere in vista del voto sulla relazione del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede in Parlamento. E’ quanto si apprende da fonti di Iv.
Tajani: serve cambio passo, esecutivo unità nazionale
Ora serve “un cambio di passo”, “un governo di unità nazionale, non tecnico. Un governo rappresentativo del Paese, che raccolga tutte le migliori forze della società. Ci affidiamo alla saggezza del Presidente della Repubblica. Ritengo che dopo le dimissioni di Conte, il Capo dello Stato aprirà formalmente la crisi sentendo tutti i gruppi parlamentari”. Lo ha detto il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani a Quarta Repubblica su Rete4.
fonte: RaiNews.it