Pro-Trump assaltano Capitol Hill. Seduta sospesa, interviene la Guardia Nazionale, un ferito grave

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Fan Trump irrompono al Congresso, evacuati due edifici, un ferito
La polizia di Washington evacua due edifici governativi dopo che sostenitori di Donald Trump hanno fatto irruzione negli edifici del Congresso mentre era in corso la speciale sessione plenaria per la certificazione della vittoria di Joe Biden alla presidenza. La Guardia nazionale insieme all’FBI armati, sarebbero in azione a protezione degli edifici istituzionali. I sostenitori di Donald Trump hanno marciato verso Capitol Hill, tra loro vera e propria milizia organizzata, anche sfondando le barricate della polizia, al grido di “Fight for Trump” e “Stop the Steal”. Secondo Fox, vi sarebbe stato un allarme bomba. La polizia ha poi ordinato l’evacuazione degli edifici della Camera, del Madison Building e della Madison Library of Congress.

Una donna sarebbe stata colpita al petto da colpi di armi da fuoco all’interno del Congresso. Lo riportano alcuni media americani, fra cui Fox, citando fonti mediche, di cui è stato chiesto l’intervento. La Cnn parla di un dimostrante seduto al seggio del presidente Pence e di gruppi di manifestanti all’interno del Campidoglio anche armati. Sempre secondo Cnn i leader di Senato e Camera evacuati in luogo sicuro e segreto, dopo l’irruzione dei manifestanti pro Trump.

Sospesa la seduta per la conferma della vittoria di Biden
I lavori di Camera e Senato sono dunque stati sospesi, dopo che sostenitori di Trump hanno preso d’assalto il Campidoglio di Washington per protestare contro la vittoria di Biden. La speaker della Camera, Nancy Pelosi, chiede l’intervento della Guardia Nazionale per mettere in sicurezza il Congresso. Gas lacrimogeni sono stati usati nella storica rotonda del Campidoglio. Per questo ai parlamentari è stato ordinato di indossare la maschera anti gas e di restare distesi a terra, come hanno riferito due di loro su twitter. La polizia ha tirato fuori le armi. “Patrioti americani, ogni violazione o mancanza rispetto delle nostre forze dell’ordine è inaccettabile. La violenza deve cessare immediatamente”. Lo twitta Ivanka Trump, la figlia-consigliera di Donald Trump.

Trump, non ci arrenderemo, non concederemo mai la vittoria
“Non ci arrenderemo mai”, avverte “the Donald”, mentre la folla sterminata intona lo slogan “Stop the Steal” ovvero “Fermeremo il furto” dei voti. “Non ci arrenderemo mai, non concederemo mai” la vittoria: Donald Trump ha esordito così davanti ad alcune migliaia di fan radunatisi nel parco a Sud della Casa Bianca per la manifestazione ‘Save America contro i brogli. “Sono il presidente più votato della storia americana, con questi numeri non c’era nessuna possibilità di perdere”, ha detto.

Il giorno del Congresso
Oggi è il giorno del Congresso chiamato a certificare ufficialmente i voti delle elezioni. La procedura è affidata al vicepresidente Mike Pence, numero due della Casa Bianca. Il magnate ha ribadito “spero che Mike faccia la cosa giusta. Lo spero perché se Mike Pence fa la cosa giusta vinciamo l’elezione”. Ma la risposta del vicepresidente stronca l’ultimo tentativo di ‘the Donald’ di capovolgere il risultato elettorale: “La presidenza appartiene agli americani. Non ritengo che i padri fondatori volessero investire il vicepresidente con l’autorità unilaterale di decidere quali voti devono essere contati e quali no”, si legge in un comunicato che conferma l’opinione degli esperti costituzionali: il vicepresidente non ha alcun potere, in base alla Costituzione, per rifiutarsi di accettare la certificazione del risultato delle elezioni presidenziali da parte dei singoli Stati.

Cade dunque l’ultima chance per il presidente uscente di ottenere il riconteggio stato per stato del voto del 3 novembre scorso che ribadisce essere elezioni ‘rubate’. ‘Biden ha avuto 80mln di voti coi computer’ “è stata un’elezione rubata, non concederemo mai la vittoria”, ha ribadito.

Nel suo comizio alla Casa Bianca Trump ha detto che ‘hanno usato la pandemia per truffare gli elettori puntando il dito anche sul suo partito: ‘ci sono troppi repubblicani deboli’ ribadendo che lui ha vinto con 75 milioni di voti, “di gran lunga più della prima volta”, mentre Joe Biden ne ha avuti 80 milioni con i computer. Il presidente ha poi attaccato anche e ancora una volta i media, “il problema più grande” considerandoli ‘nemici del popolo’, “Non abbiamo elezioni giuste e non abbiamo una stampa libera” negli Stati Uniti, ha detto arringando il popolo dei suoi sostenitori partecipanti alla marcia di Washington.

fonte: RaiNews.it

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