Mettersi nei panni di qualcun’altro presuppone una buona dose di empatia… dono sempre più raro da trovare all’interno di un essere umano. Figuriamoci se dovessimo indossarne le scarpe!
Eppure, provare a cambiare i propri punti di vista e sforzarsi di vedere il mondo attraverso gli occhi di un altro potrebbe rendere tutti migliori.
Da questo punto cruciale parte il film Mr Cobbler e la bottega magica, pellicola del 2015 diretta da Tom McCarthy (Il caso Spotlight). Nonostante il titolo fuorviante e la presenza di Adam Sandler, per molti simbolo di mediocrità, il film non è una mera commediola.
Max Simkin (Sandler) è un calzolaio di origine ebrea che vive a New York. Max è una persona grigia, anonima, quasi un’ombra pallida che si staglia su un quartiere che cerca di resistere all’onda d’urto di un progresso violento. La sua vita, divisa tra la bottega di famiglia e la mamma anziana da accudire, viene scombussolata da una scoperta straordinaria. Una macchina da cucire magica! La macchina permette infatti a Max, indossando le scarpe risuolate di altre persone, di prenderne l’aspetto. Questo potere inaspettato porterà Max a vivere una lunga serie di situazioni, non tutte piacevoli, ma in grado di portarlo a percepire il mondo in una maniera del tutto diversa.
L’idea centrale del film è decisamente interessante e originale. Essere un’altra persona è uno dei desideri più comuni… in molti baratterebbero sé stessi per infilarsi nei panni di qualcun’altro. Ma è poi così auspicabile?
Mr Cobbler e la bottega magica mescola molti generi, talvolta creando anche un poco di confusione, ma in definitiva è un film dal sapore surreale e comunque diciamocelo… la vita non è da meno!
Nel film troviamo poi molti volti noti e amati come Steve Buscemi, Dustin Hoffman ed Ellen Barkin.
Mr Cobbler e la bottega magica è un film insolito, particolare, non perfetto ma che regala uno spunto di riflessione interessante… e forse una spruzzata, a tradimento, di empatia.
Buona Visione
Serena Aronica