Spesso, in ambito cinematografico, abbiamo assistito a fatti che sfidano l’umana comprensione… ovvero vedere film orribili trasformarsi in veri e propri cult! Per qualcuno un film orrendo resta tale, per altri è invece una sorta di Epifania che merita di emergere dalla melma in cui si agita.
Ovviamente qui si parla di film altamente imbarazzanti e talmente brutti da meritare i riflettori del successo… questo è il caso di The Room (2003), la cui storia è raccontata nel film The Disaster Artist uscito nel 2017 e diretto da James Franco.
Il film ci porta dietro le quinte di quello che è considerato il peggior film della storia del cinema. Eppure, come ci ha insegnato il buon vecchio Ed Wood, l’orribile ha un fascino tutto suo!
James Franco non solo dirige la pellicola, ma presta il suo volto al grottesco e sinistro Tommy Wiseau, il vero regista di The Room. Un personaggio impossibile da dimenticare, pieno di stranezze e altamente stravagante. Con il suo accento dell’Est, il look dark e l’aspetto da Conte Dracula il misterioso Tommy Wiseau (che si ostina a dichiarare di essere nato a New Orleans) è un’inconsapevole icona!
Tommy però si sente incompreso, respinto, deriso fino a quando non incontra Greg Sestero (Dave Franco). I due diventano grandi amici e partono alla volta di Los Angeles per coronare il loro sogno, diventare delle grandi star del cinema. Ovviamente le cose non vanno secondo i piani… così decidono di realizzare il loro film!
Wiseau scrive così la sceneggiatura di The Room, lo interpreta, lo dirige e lo produce… attingendo a un conto che sembra un pozzo senza fondo.
James Franco adora questo personaggio, si percepisce in ogni attimo, e regala a Wiseau tutto sé stesso. A Franco non interessano i possibili risvolti amorosi tra i due protagonisti, ciò che invece emerge prepotentemente è la forza dei sogni dei protagonisti, la loro amicizia e il loro assurdo film… diventato leggenda!
“Oh, hi Mark”
Buona Visione
Serena Aronica