I giorni continuano ad accavallarsi, in un susseguirsi di minuti e ore che sembrano allungarsi come ombre al crepuscolo. Questo periodo d’isolamento, doveroso, può impigrire e annoiare la nostra mente. Per risvegliare le sinapsi assopite, cosa c’è di meglio che un fitto mistero da risolvere?
Netflix corre in nostro soccorso e aggiunge al proprio catalogo un piccolo gioiello, “Mistero a Crooked House” adattamento cinematografico del romanzo “E’ un problema” scritto nel 1949 dalla regina del giallo Agatha Christie.
Il film, diretto dal francese Gilles Paquet-Brenner, vanta una solida struttura merito anche della collaborazione alla sceneggiatura del Julian Fellowes noto per la serie tv Downton Abbey e per l’Oscar vinto nel 2002 alla Migliore Sceneggiatura per Gosford Park.
La trama, per chi non avesse letto il libro o non fosse incappato in uno dei tanti adattamenti televisivi, è decisamente intrigante e vede il giovane Charles Hayward (Max Irons), un investigatore ancora privo del pelo sullo stomaco ma abbastanza volenteroso, alle prese con un caso piuttosto spinoso. Ingaggiato dalla bella e determinata Sophia, Charles dovrà scoprire chi è l’assassino del magnate Aristides Leonides, nonno della ragazza. Il capostipite della famiglia Leonides, un uomo tirannico e pieno di lati oscuri, è stato infatti avvelenato. Charles dovrà quindi insinuarsi tra le mura dell’imponente residenza famigliare e confrontarsi con gli eccentrici e inquietanti personaggi che la abitano.
Fin da subito si è stregati dal fascino di questa storia, forte di una regia pulita e capace di creare immediatamente una potente attrazione verso i personaggi. La casa, fastosa e regale, è in realtà una prigione dorata dove tutti i personaggi sono confinati. I membri della famiglia Leonides sono infatti marionette mosse dal patriarca, ognuno legato al proprio risentimento, ai conflitti irrisolti, ai desideri inappaganti e all’odio.
“Mistero a Crooked House” è un film ammantato di una patina elegante, quasi anacronistica, capace di evocare le raffinate e cupe atmosfere dei romanzi della Christie. Il cast, capitanato da una ferrea e titanica Glenn Close, si muove con una compostezza che vira dal glaciale al sanguigno. Riuscire a scovare l’assassino non sarà affatto semplice… anche se un occhio particolarmente acuto potrebbe saper cogliere gli indizi disseminati lungo la pellicola!
Per una sera quindi mettete da parte ansia e noia, mettetevi comodi e aguzzate il vostro istinto da detective… a Crooked House c’è un mistero da risolvere!
Buona Visione
Serena Aronica