MERITARE LA TESSERA ELETTORALE

democrazia

Nelle scorse settimane Beppe Grillo, il fondatore del Movimento 5 Stelle, ha lanciato una provocazione circa il diritto di voto che ha fatto molto discutere. Grillo, infatti, riferendosi a chi è realmente motivato a scegliere al meglio i governanti del nostro Paese, sostiene che le persone anziane non debbano avere il diritto di voto perché ormai non direttamente coinvolte nelle scelte che il Parlamento eletto dovrà compiere.

Seppur si sia trattato soltanto di una provocazione, così come il comico genovese ci ha abituato a fare, la riflessione sul meritarsi o meno la tessera elettorale non è così assurda. Bisogna ricordare, infatti, che il voto è un diritto/dovere e che, se è vero che è inalienabile, è anche vero che in quanto dovere bisognerebbe esercitarlo in modo adeguato.

Non è un mistero che l’Italia sia da sempre fanalino di coda di tutte le classifiche europee riguardanti cultura, alfabetizzazione, tempo dedicato alla lettura. Nè desta troppo stupore scoprire che siamo agli ultimi posti per capacità di percepire la realtà per quella che è, piuttosto che distorcerla ed avere una percezione alterata.

Questo fattore spiega perché di fronte, ad esempio, ad un’emergenza immigrazione che non c’è, gridiamo all’invasione ed invochiamo l’aiuto di politici e rappresentanti che possano tutelarci in tal senso; gli stessi che alimentano questa distorsione a proprio piacimento, distogliendoci di fatto da quelle che sono invece le vere emegenze del Paese.

A questo punto, cogliendo la provocazione del comico genovese, ipotizzerei un altro tipo di discriminante. Così come per l’età il principio del diniego del voto è la presunta mancanza di interesse  nel vedere come andrà a finire il mondo, allo stesso modo chi ha un livello di educazione civica non adeguato a poter effettuare una scelta, non può essere deputato ad influire sulle sorti del Paese e decidere per gli altri.

Basterebbe molto poco, così come si fa un esame della vista per il rinnovo della patente, così sarebbe utile effettuare una sorta di test psicoattidutinale e di cultura generale al momento di richiedere la propria tessera elettorale. Anche il messaggio che ne deriverebbe sarebbe molto importante: il voto è un diritto, ma bisogna esercitarlo con la responsabilità e l’adeguatezza con cui si svolge un dovere.

Filippo Piccini

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