Prima di temere la morte, molti temono la vecchiaia. Alcune persone hanno più difficoltà ad accettare il decadimento fisico che la fine della propria esistenza. Eppure, la vecchiaia non è un privilegio di cui tutti possono godere…
Perché allora non sdrammatizzare il terrore delle rughe e degli acciacchi con qualcosa di estremamente spassoso? Voglio quindi attirare la vostra attenzione su una serie targata Netflix del 2018 e arrivata alla seconda stagione.
Il metodo Kominsky nasce dalla creatività di Chuck Lorre e vede nel cast due mostri sacri della recitazione come Michael Douglas e Alan Arkin. Se non fossero sufficienti questi due nomi a convincervi, allora sappiate che il “reparto geriatrico” della televisione non è mai stato così deliziosamente divertente!
Sandy Kominsky (Michael Douglas) è un attore di Los Angeles ormai attempato che compensa con l’insegnamento la sua scadente carriera cinematografica. Il suo migliore amico è Norman (Alan Arkin), che al contrario è un agente cinico e burbero che ha saputo costruirsi una solida posizione di potere. Il mondo dorato del cinema è alle loro spalle, come la luce di un tramonto imminente. Sandy e Norman sono ombre che si allungano sulla strada, ma non ancora disposte a svanire nell’oscurità.
La serie tocca temi difficili come la malattia, il lutto, la difficoltà d’invecchiare accettando i mutamenti del corpo. Entrambi cadono a pezzi, ma lo mascherano con grande eleganza! Il tutto è condito da una sceneggiatura vivace, intelligente e frizzante e i dialoghi tra Sandy e Norman sono esilaranti e geniali.
Il metodo Kominsky è una di quelle serie che reputo doveroso vedere, perché intrise di un guizzo luminoso difficile da trovare. Nonostante Douglas e Arkin fagocitino gli altri componenti del cast (sono monumentali in questa serie!), i comprimari sono talmente brillanti da ritagliarsi un posto nello show.
Sandy e Norman entrano nel cuore degli spettatori facendoli sorridere e commuovere con un delicatezza inusuale. Non aspettatevi due vecchietti dalle lacrime facili, ma due personaggi virili e solidi nella loro decadenza.
Buona Visione
Serena Aronica