10 settembre 1981: Guernica torna in Spagna

guernica 1937

L’opera “Guernica” di Pablo Picasso viene accolta nella cittadina omonima, la cui tragica vicenda bellica aveva spinto l’artista a realizzare il dipinto.

Nel 1937 la Germania nazista aveva scagliato, con l’approvazione di Franco, la sua nuova e micidiale aviazione contro la cittadina basca, in mano ai repubblicani. Le operazioni durarono tre ore ed uccisero oltre 1600 persone. Si trattà del primo bombardamento aereo della storia su civili.

In segno di protesta Picasso, in esilio a Parigi, dipinse “Guernica”. Nel 1939 il dipinto fu mandato a New York, dove rimase, secondo la volontà del pittore, fino al ripristino della democrazia in Spagna.

In questa opera l’artista introduce il dolore e la sofferenza nel suo mondo, così come la percezione della precarietà dell’ambito familiare, la fragilità umana tra le pareti domestiche, destinate a crollare sotto la minaccia delle bombe nel villaggio di Guernica come, più tardi, in tutta l’Europa schiacciata dalle incursioni aeree della Seconda Guerra Mondiale. Guernica è dunque un’opera sulla sofferenza degli esseri più deboli, delle madri, dei bambini e degli animali, e da ciò dipende il suo impatto emotivo.

Oggi è ospitata al Museo Reina Sofia di Madrid. Dal 1997 i nazionalisti baschi ne chiedono il trasferimento al museo Guggenheim di Bilbao.

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