Il 3 settembre 1982 veniva ucciso in un agguato a Palermo, insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta Domenico Russo, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
I mandanti dell’agguato, ordinato da Cosa Nostra, furono identificati nei capi mafia Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Pippo Calò, Bernardo Brusca e Nenè Geraci. Il generale entrò nell’Arma dei Carabinieri nel 1942 partecipando, dopo l’8 settembre, alla Resistenza e si impegnò in particolare nella lotta al terrorismo e alla mafia.
Fu proprio nel 1982, l’anno della sua morte, che venne nominato prefetto di Palermo per cercare di replicare contro Cosa Nostra il successo già ottenuto nella lotta alle Brigate Rosse, nonostante lamentò più volte la carenza di sostegno da parte dello Stato, che non gli concesse gli stessi mezzi impiegati nella lotta contro il terrorismo rosso.