Gente non comune // Eric J. Hobsbawm

Il libro è diviso in micro-saggi, che trattano tematiche già ricorrenti nella produzione letteraria del noto storico. Come in altri suoi libri emerge il tema dell’anonimato e della persona comune, che nel corso del ‘900 ha assunto un enorme potere di condizionamento sulla grande storia.

Non a caso il libro è dedicato a persone, spesso ignote ai più e che apparentemente non hanno svolto alcuna grande azione (lavoratori e attivisti politici, suonatori e cultura jazz, eventi storici caratterizzati dalla partecipazione di masse anonime, lavoratori delle campagne).

Non un saggio storico concentrato sulla grande personalità o su un momento decisivo, ma un saggio che ripercorre storie anonime sconosciute nel loro caso specifico, ma note come fenomeno generale, come smottamento di valori o rivoluzione dei costumi.

Dalle organizzazioni anarchiche dei calzolai, al maggio francese, passando per la guerriglia vietnamita: questi sono i protagonisti del libro, coloro che hanno fatto la storia non sapendolo, ma semplicemente vivendo e prendendo delle scelte.

Ottimo testo per uscire da una dinamica storiografica troppo spesso concentrata sui “grandi”.

Gabriele Germani

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