Ah il Natale! Luci colorate, alberi addobbati e tanti… tanti sorrisi. Tutti ci ricordiamo di avere un cuore e come per incanto veniamo pervasi da uno strano calore. Ed ecco che come per magia diventiamo tutti più buoni. O almeno questo è quello che sembra!
Il cinema da sempre sfrutta il dolcissimo periodo natalizio per propinarci storie piene di zucchero, con l’happy ending sempre dietro l’angolo. Eppure qualcuno non è proprio dello stesso avviso. Personaggi immaginari come lo scorbutico Grinch o l’avaro taccagno Zio Scrooge di Charles Dickens, ci hanno dato un assaggio amaro del Natale non proprio canonico. Ma è con “Bad Santa“, “Babbo Bastardo” per il mercato italiano, che il Natale viene imbrattato da una secchiata di nerissimo cinismo.
Terry Zwigoff spinge nel nostro caminetto un Babbo Natale ubriacone, perennemente assetato di sesso e sboccacciato. Willie, magnificamente interpretato da un Billy Bob Thornton in splendida forma, è un relitto umano. Un uomo macilento, sfiancato da una vita che lo ha prosciugato fin dentro il midollo. Non ha più sogni, desideri o speranze. Semplicemente trascina la sua carcassa tra bar di pessima qualità e vicoli luridi in cui consumare del sesso rumoroso. La sua occupazione, a parte il bere e il fornicare, è quella d’indossare il costume di Babbo di Natale al fianco del suo amico nano Marcus, l’esilarante Tony Cox. Insieme svaligiano i centri commerciali che li assumono per intrattenere i bambini. Eppure, l’incontro con un ragazzino grassoccio, bizzarro e ingenuo fino a rasentare la demenza mentale, spingerà Willie a riscoprire la sua parte umana che credeva perduta.
Babbo Bastardo è una commedia caustica e irriverente, ma è anche qualcosa di più. Un dito puntato verso l’apparenza. Sotto i maglioncini con le renne e i sorrisi congelati, si nasconde il consumismo più sfrenato e una coscienza di plastica che non si lascia intaccare sul serio dal vero significato del Natale.
Tra i produttori della pellicola troviamo poi i fratelli Coen, che come sempre hanno un occhio puntato sulla società e sulle sue contraddizioni.
Se in fondo, come me, vi sentite un po’ dei Grinch incompresi, allora quest’anno prendetevi una pausa dai parenti che vi assediano, stappate una bottiglia di spumante del discount e lasciatevi contagiare dall’ironia tagliente di Babbo Bastardo
Buona Visione
Serena Aronica