Quanto accaduto oggi nella cittadina di Macerata non può che sconvolgere e far riflettere sul livello di scontro e di intolleranza a cui siamo arrivati nell’Italia del 2018.
Se un ragazzo decide di prendere una pistola e sparare a caso dalla macchina su ogni persona dalla pelle scura che incontra durante il tragitto, viene da chiedersi cosa può portare a tanto, ovvero trasformare in pratica ciò che spesso viene detto solo a parole sul mito della giustizia “fai da te”.
Negli scorsi giorni è emersa la notizia del ritrovamento del corpo di una ragazza diciottenne del luogo che, fuggita da una comunità per tossicodipendenti, è entrata in contatto con uno spacciatore nigeriano della zona il quale probabilmente l’ha uccisa o forse ha soltanto tentato di far sparire il corpo perchè morta di overdose. Le indagini in corso sveleranno quanto accaduto.
Questo è bastato, in campagna elettorale, per far scattare la solita propaganda razzista e xenofoba in chiave anti-immigrati da parte delle forze politiche che più si spendono per promuovere una politica di intolleranza, Lega Nord e galassia di estrema destra in primis.
Evidentemente qualcuno che aveva già dei problemi psichici in quanto giudicato abbondantemente “bordeline” ha pensato bene di sfogare il proprio disagio in questo modo.
Quanta responsabilità hanno coloro che soffiano su questi animi soltanto per un tornaconto personale dato che quando hanno avuto la possibilità di essere al governo non sono riusciti a gestire adeguatamente il fenomeno migratorio? Secondo lo scrittore Roberto Saviano, ne sono i diretti mandanti, così come accusa oggi dalla sua pagina facebook.
Nonostante se si sia d’accordo o meno, c’è da analizzare un dato importante, stando alle statistiche dell’Istat, gli extracomunitari residenti in Italia e in particolare nella città di Macerata risultano in calo negli ultimi anni. Di quale emergenza o invasione stiamo parlando? E’ evidente che le vere emergenze nel nostro Paese sono altre, a cominciare dall’ondata di neofascismo che si è diffusa a macchia di leopardo in diversi territori, passando per l’emergenza sociale che troppo spesso viene pilotata contro i più svantaggiati per cavalcare una vera e propria lotta tra poveri, perchè fa comodo così.
Viene da chiedersi, che cosa sarebbe successo se alla guida ci fosse stato un extracomunitario e fossero rimasti feriti sei italiani? Si sarebbe parlato di terrorismo. Bene, direi che le premesse sia ideologiche che pratiche ci sono tutte, e tale gesto, insieme alla solita propaganda xenofoba e razzista di cui si fanno autori i soggetti che direttamente o indirettamente lo hanno alimentato, non può che essere considerato come tale, al pari di chi abitua a seminare il terrore in modo indiscriminato con la provocazione e l’incitamento dei così detti “lupi solitari”.
Restiamo umani.
Filippo Piccini