“Nel cerchio del tempo” è un testo di Antonella Polenta, pubblicato da Germani Editore. Il libro, per ora, è disponibile solo in ebook su piattaforma Amazon, ma l’editore non esclude una futura pubblicazione cartacea.
L’autrice ci racconta l’avventura di alcuni ragazzini in un mondo fantastico. Antonella Polenta riesce a ricreare dei climi tipici della letteratura fantastica per ragazzi nordeuropea e anglosassone, non credo di esagerare paragonando questo racconto alla saga di Harry Potter.
La storia avrà un probabile seguito che permetterà a un pubblico di bambini e adolescenti di affezionarsi e crescere insieme ai protagonisti proprio come la più nota saga del giovane mago inglese. Proprio per questo respiro nordico ed europeo è, a mio avviso, auspicabile che la scrittrice e la Germani Editore valutino una possibile traduzione in inglese e magari nelle lingue scandinave (come non ricordare, leggendo il testo, l’enorme letteratura per l’infanzia e l’adolescenza svedese?).
La grandezza letteraria del libro sboccia nelle immagini, negli indovinelli, nei giochi linguistici che sapientemente sono associati a uno stile diretto e capace di evocare atmosfere di altri mondi e di altri tempi: la mitologia sumera, assira, babilonese, ma anche l’Antico Egitto. Il testo – oltre ad essere un enorme omaggio alla migliore letteratura per giovani – ricorda anche qualcosa che molto piace alla generazione dei nati negli anni ’80 – ’90, la passione per un’archeologia del mistero che tanto abbonda in film come Indiana Jones o in intere saghe di videogiochi. Cito queste fonti pop con estremo rispetto narrativo e stilistico, conoscendo l’enorme peso che queste hanno avuto nello sviluppo delle narrative contemporanee di ogni tipo: dalle serie tv, ai videogiochi, passando per la letteratura e il cinema. Mi piace azzardare e pensare che proprio per questo l’autrice abbia optato per l’ebook, un mezzo postmoderno e meta-narrativo, che condiziona inevitabilmente il messaggio, sublimando il contrasto con un racconto antico, che sembra quasi portato a noi da delle voci interiori. Questa è l’impressione che passa il testo, come se una voce misteriosa si fosse impossessata di Antonella Polenta e avesse proiettato in lei, una storia antica, che parla di tutti noi, una sorta di mito moderno.
Mi permetto di lanciarmi in paragoni così azzardati, perché conosco la Germani Editore e conosco l’enorme attenzione posta in questi temi universali, ma al contempo molto pragmatici, la stessa attenzione che mi permette di dire che “Nel cerchio del tempo” è un incredibile libro consigliato tanto ai ragazzi, quanto agli adulti e che può dare qualcosa a ognuno di noi.
Gianni Parrocchetto