Terremoto e neve, Centro Italia in ginocchio: un morto sotto le macerie e un disperso

La terra trema in Centro Italia. Alle 10.24, 11.14 e 11.25, poi di nuovo alle 14.34: quattro forti scosse di terremoto, tutte sopra la magnitudo 5, cui hanno fatto seguito altre di minore entità, oltre 100. Le zone colpite sono quelle già messe in ginocchio nei mesi scorsi: L’Aquila, Rieti e Teramo, la zona di Amatrice. La faglia coinvolta appartiene al sistema dei Monti della Laga il cui settore più settentrionale si è attivato con l’evento del 24 agosto. «Non si è mai vista una serie di terremoti succedersi con queste modalità» sottolinea il sismologo Alessandro Amato dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Le scosse sono state avvertite anche a Roma, Firenze e Napoli.

Difficili le attività di soccorso a causa del maltempo che flagella con gelo e neve le zone colpite dal sisma, in particolare per la circolazione stradale. Tante le persone bloccate all’interno delle abitazioni, in frazioni isolate e sepolte dalla coltre di neve. Il cadavere di una persona è stato recuperato dalle macerie di un edificio crollato a Castel Castagna (Teramo). .Risulta disperso poi un uomo travolto da una slavina ad Ortolano, frazione di Campotosto (L’Aquila). Lo confermano i Carabinieri Forestali che insieme alla Gdf stanno effettuando il soccorso. Si tratterebbe di un uomo intorno ai 60 anni, uscito di corsa da casa dopo la prima scossa di stamani e finito sotto alla slavina insieme al fratello, soccorso subito dagli altri residenti. L’uomo invece è rimasto sotto a diversi metri di neve e sembra non ci siano più speranze.

Protezione civile: “Evitare gli spostamenti”

«La situazione è complicata ma credo che la cosa più importante sia far sentire alla gente che ci siamo e stiamo facendo il possibile per dare risposte dal punto di vista operativo» ha detto il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio.«Stiamo lavorando al limite del proibitivo». L’appello è di non spostarsi: «Chi si deve muovere lo faccia dopo essersi informato. Non si deve forzare ciò che non è forzabile».

Una mamma e un bambino salvati sotto le macerie

Sono stati estratti vivi dai vigili del fuoco un bambino e la sua mamma rimasti sepolti sotto le macerie di una abitazione crollata per le scosse di terremoto a Castiglione Messer Raimondo in provincia di Teramo. Entrambi vivi ma in ipotermia. Soccorso anche il dipendente di un supermercato rimasto sotto al crollo del tetto della struttura a frazione Campetto di Penne. L’uomo, illeso, è sotto choc. Sono stati portati a valle, in salvo, i due operai bloccati a Sassotetto di Sarnano da una slavina, mentre cercavano di ripristinare la viabilità con uno scavatore. I due (uno dei quali cardiopatico) sono stati soccorsi dai carabinieri della stazione Forestale, con il Soccorso Alpino.

Interi paesi isolati

Isolati interi paesi, centinaia le di richieste di aiuto da parte di cittadini senza luce da tre giorni e senza viveri, ma anche di cittadini malati. «C’è un metro e mezzo di neve e continua a nevicare, ciò è un’aggravante: le persone hanno difficoltà ad uscire di casa, c’è tantissima neve e molte sono bloccate». L’allarme è di Maurizio Pelosi, sindaco di Capitignano (L’Aquila), dove in un pullman sono accolte le persone sfollate. Montereale è un paese sommerso. Sono arrivate le ruspe dell’esercito a liberare le strade e i vicoli mentre i vigili del fuoco stanno cercando di soccorrere alcuni invalidi rimasti intrappolati nelle case. Una donna in stato di gravidanza è stata soccorsa dagli uomini del genio militare dell’Esercito nella frazione di Nommisci, uno dei borghi di Amatrice, isolata a causa delle abbondanti nevicate. Ora è sotto osservazione presso i presidi sanitari provvisori allestiti lungo la Salaria.

Strage di animali

Nelle aree colpite dalle scosse è una strage di animali morti e feriti per il crollo delle stalle rese più fragili dal peso della neve, con molte strutture isolate dove non è possibile garantire l’alimentazione del bestiame. È l’allarme che emerge dal monitoraggio della Coldiretti. Sedici persone intente proprio a rimuovere l’ammasso di neve accumulatosi sopra una stalla erano rimaste bloccate da una slavina caduta a Colle d’Arquata. Sono state liberate poco dopo le 18 da carabinieri, vigili del fuoco e uomini della Provincia di Ascoli Piceno.

Alberghi a disposizione e scuole chiuse

Il presidente della Regione Marche Ceriscioli ha fatto avvisare tutti i sindaci affinché accolgano le persone che hanno paura a dormire in casa a causa del terremoto. «La popolazione dovrà necessariamente essere accolta in strutture ricettive locali o in strutture alberghiere» si legge in una nota. Per le strutture alberghiere si può inviare una mail all’indirizzo alloggiamenti.dicomac@protezionecivile.it. In Umbria giovedì le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse, così come in molte città delle Marche. Nessuna attività didattica fino a sabato prossimo 21 gennaio compreso per le scuole e gli asili comunali di Macerata, dove le lezioni erano già sospese da due giorni per la neve. Scuole chiuse fino a sabato anche a Rieti

Il campanile di Amatrice crollato

Nuovi crolli sono stati registrati nella zona rossa di Amatrice, fra cui quello del campanile della chiesa di Sant’Agostino. L’edificio religioso era già stato gravemente danneggiato dal sisma che distrusse del paese del reatino. Non si sono verificati ulteriori danni nell’area tra Norcia, Cascia e Preci.

fonte: LASTAMPA.it

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