A Roma e Pomezia si sono svolti i primi funerali delle vittime del terremoto che ha colpito il Centro Italia. Nella basilica di S.Croce in Gerusalemme a Roma è stata celebrata la cerimonia in ricordo di Marco Santarelli, figlio del questore di Frosinone (foto sopra e sotto) deceduto ad Amatrice.
Monsignor Semeraro ha invece celebrato il rito funebre di sei persone a Pomezia: «La commozione di questi momenti faccia emergere la parte migliore di noi stessi» ha detto durante l’omelia.
Le vittime di Roma tornano a casa
Sul versante marchigiano le vittime di Roma sono 17. E le famiglie hanno deciso, quasi tutte, di riportare subito le salme dei loro cari a Roma per un funerale in forma privata e di rinunciare a funerali solenni. I romani morti ad Arquata e Pescara del Tronto erano turisti da anni di quei luoghi di villeggiatura ed erano ben conosciuti. La comunità anche qui, come ad Accumoli, Amatrice o Illica, è molto unita. I residenti marchigiani che vedono i carri funebri partire in direzione Roma non si stupiscono della scelta di non aspettare i funerali di Stato. «E che aspetti a fare? – dice sconsolata e arrabbiata una signora – che rimangano qui per ascoltare quelli?» riferendosi ai politici che saranno presenti ad Ascoli. «Tanto diranno le solite cose, che ci sono vicini e che non deve più accadere.. Le solite cose. Ma poi arriva la scossa di terremoto e crolla tutto…».
Domani i funerali di Stato ad Ascoli Piceno
Sabato alle 11,30 si svolgeranno invece i funerali di Stato delle vittime marchigiane ad Ascoli Piceno. Parteciperanno il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il premier Matteo Renzi. Le esequie, celebrate dal vescovo, monsignor Giovanni D’Ercole, si terranno nella palestra adiacente all’ospedale Mazzoni. In concomitanza con questi funerali di Stato, è stata proclamata una giornata di lutto nazionale, con l’esposizione di bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici dell’intero territorio italiano. Le esequie delle vittime laziali, nella provincia di Rieti, si terranno invece martedì prossimo. La cerimonia, senza salme, si terrà alle 18 e sarà celebrata dal vescovo, monsignor Domenico Pompili.
fonte: LASTAMPA.it