Nicolas Sarkozy si candida alle elezioni presidenziali francesi del 2017

“Ho deciso di essere candidato per le elezioni presidenziali del 2017. La Francia esige che le si dia tutto. Ho sentito di avere le forze per combattere questa battaglia in un momento così tormentato della nostra storia”.

Con questa frase, nella quarta di copertina del suo libro ‘Tout pour la France’ atteso in libreria mercoledì, l’ex presidente Nicolas Sarkozy annuncia ufficialmente la sua discesa in campo per le primarie con cui il centrodestra francese sceglierà il suo pretendente all’Eliseo.

L’annuncio era nell’aria da diversi giorni, anticipato da una serie di interviste in cui alcuni fedelissimi, dall’ex ministro dell’interno Brice Hortefeux al presidente della regione Provenza-Alpi-Costa azzurra Christian Estrosi dichiaravano il loro sostegno per una candidatura di Sarkozy.

L’ex ministro dell’Economia francese Arnaud Montebourg ha annunciato la sua candidatura alle presidenziali in un discorso a Frangy-en-Bresse, nel quale ha seccamente bocciato il bilancio del quinquennato di François Hollande, da lui definito “indifendibile”. “Sono candidato alla presidenza della Repubblica francese”, ha detto Montebourg tra gli applausi dei suoi sostenitori, raccolti in occasione della Festa della rosa di Frangy. “Come a milioni di francesi mi è impossibile sostenere l’attuale presidente della Repubblica”, ha aggiunto l’ex ministro che nel 2011 si era schierato con Hollande in occasione del secondo turno delle primarie del Partito socialista.

Nel suo discorso di oltre un’ora, Montebourg, costretto a lasciare il governo due anni fa, ha articolato un programma di governo attorno a cinque punti fondamentali: ripartenza dell’economia francese ed europea, lotta contro il terrorismo, salvataggio dell’Europa, rifondazione del sistema democratico, lotta contro i cambiamenti climatici. Un progetto, ha detto, “socialista” ma “non solo”, che “prende la sua ispirazione nel gollismo sociale”, afferma “la convinzione ecologica” e si vuole “patriottico”.

L’ex ministro non ha però precisato se intende sfidare Hollande direttamente al primo turno delle presidenziali o nel quadro delle primarie annunciate dal Partito socialista nel giugno scorso. Il suo staff ha condizionato questa seconda opzione alla “sincerità” e “lealtà” delle primarie stesse.

fonte: rainews.it

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