Un numero record di 171 paesi firmerà l’accordo di Parigi sul contrasto ai cambiamenti climatici, in una cerimonia al quartier generale dell’Onu a New York. Si tratta del più gran numero di Paesi impegnati a firmare un accordo in un solo giorno, ha sottolineato il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon. “Stiamo facendo la storia – ha detto – stiamo battendo un record e questa è una buona notizia”. “Il potere di costruire un mondo migliore – ha aggiunto – è nelle nostre mani”.
Un gruppo di 15 Paesi, in gran parte piccole isole nazione, depositerà anche la ratifica dell’accordo votata dai loro parlamenti. L’accordo di Parigi entrerà in vigore se vi saranno almeno 55 ratifiche di paesi che coprono il 55% delle emissioni inquinati.
L’attore premio Oscar Leonardo Di Caprio nel Palazzo di Vetro dell’Onu si è rivolto così ai rappresentanti dei Paesi presenti alla firma dell’accordo: “E’ il momento per un’azione audace, senza precedenti”. “Basta parole, basta scuse, basta studi decennali, basta permessi alle compagnie dei combustibili fossili di manipolare e dettare la scienza e le politiche che riguardano il nostro futuro. Questo è il consesso che può fare ciò che è necessario. Tutti voi che sedete in questa sala: il mondo vi sta guardando, potrete essere lodati dalla future generazioni o denigrati”, ha detto l’attore, impegnato sul fronte ambientalista, nel suo discorso di circa 6 minuti in cui ha ricordato gli effetti disastrosi del cambiamento climatico e citato Abraham Lincoln. “Siete l’ultima migliore speranza per la Terra”, ha detto.
Su Twitter il premier Matteo Renzi a proposito della firma degli accordi ha scritto: “L’Italia sarà protagonista di questo accordo storico, per i nostri figli e per i nostri nipoti”.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, in una dichiarazione diffusa in occasione della firma all’Onu, ha dichiarato: “Come seconda fonte d’inquinamento del mondo, l’America deve prendersi la responsabilità di agire”.
“L’impatto del cambiamento climatico è reale”, ha affermato Obama, ricordando di averne già visto gli effetti durante la sua visita dell’estate scorsa in Alaska. Guardando indietro ai sette anni trascorsi del suo mandato, il capo della Casa Bianca dice di “aver fiducia che il lavoro fatto permetterà alle mie figlie e a tutti i nostri bambini di ereditare un pianeta più pulito, sano e sicuro”. Ma avverte che “c’è ancora da lavorare”.
fonte: adnkronos.com