Eliot Sumner / Piccole orme della figlia di un gigante

Ben tornati a l’ascolto di una nuova puntata della rubrica di storia di musica, La Musica del Venerdì.

I figli d’arte nel mondo della musica non hanno quasi mai avuto successo, infatti malgrado la facilità di accesso agli ambienti del music business, difficilmente avvicinabili dai comuni mortali, non è affatto facile vivere in un’ombra genitoriale, spesso enorme e oscurante.

Oggi voglio parlarvi di una giovane nata a Pisa nell’estate del 1990, figlia di Gordon M. T. Sumner, in arte Sting.

foto EC1

Cresciuta in una casa dove per forza di cose la musica si respirava nell’aria, racconta che è grazie alla madre che già da piccola ha cominciato ad ascoltare Jimi Hendrix.

Attualmente è al suo secondo album, il primo che non ha avuto molto successo, uscito nel 2010, con lo pseudonimo di I Blame Coco,  mi è capitato tra le mani per caso e vinto l’iniziale pregiudizio, posso dire che come pop rock elettronico non è niente male, anche perché la Nostra ha nella voce qualcosa di “stinghiano”. Con il secondo uscito in questi giorni sembra che in fatto di vendite, stia andando meglio.

E’ salita agli onori della cronaca qualche tempo fa per una dichiarazione di carattere personale che ha dovuto fare per vivere liberamente la propria vita.

Se volete vederla mentre ci saluta sorridente..

foto EC2

se invece volete vederla durante una esibizione..

foto EC3

infine se volete vederla che ci scruta in una bella immagine..

foto EC4

Se dopo questa mia indicazione vi piacerà ascoltarla, penso che la cosa migliore che possiate augurarle è di non essere in futuro identificata come la figlia di suo padre.

Con il singolo del primo album che ha avuto un certo successo “Caesar”

con un altro brano del primo album in versione acustica, “Playwright Fate”

con il brano che da il nome al secondo e attuale album “Information”

infine con un altro brano del secondo album “After Dark”

 

Signore e Signori

Ecco a Voi

Eliot Sumner

Buon ascolto e buon Venerdì

 

Fabrizio Savelli

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