“Forse se proiettiamo su tutto il patrimonio del Comune arriveremo a delle proiezioni ben superiori una volta ultimato questo lavoro che sarà sicuramente difficile e lungo”. Così il prefetto di Roma, Francesco Paolo Tronca, è intervenuto a ‘Uno Mattina’ sul caso delle abitazioni in affitto a pochi euro e in particolare sulle perdite per le casse comunali di oltre cento milioni all’anno.
“Io e il mio staff – ha detto Tronca – fin da quando siamo arrivati siamo rimasti stupiti dal fatto che non ci fosse un censimento completo. Questa francamente per un’amministrazione è un’anomalia e qualche dubbio te lo fa anche nascere”.
Una prima mappatura “dedicata al primo municipio ci ha portato a individuare cinquecentosettantaquattro immobili che non rientrano nei parametri di una locazione normale. Ora si tratterà di tarare il sistema e continuare il censimento – ha spiegato il prefetto – in modo molto più mirato puntuale e dettagliato”. E “verrà fatta un’analisi su tutti e quindici municipi”.
“Dove rileverò situazioni di anomalia – ha concluso Tronca – sarà la magistratura, sia ordinaria sia contabile, a valutare poi la sussistenza caso per caso”
Sono due i procedimenti relativi all’assegnazione a privati di appartamenti facenti parte del patrimonio immobiliare del Comune di Roma. Ad occuparsi della questione, presa in esame oggi dal procuratore Giuseppe Pignatone e dall’aggiunto Francesco Caporale, sono i pubblici ministeri Corrado Fasanelli e Alberto Galanti. Rispettivamente si occupano dell’assegnazione degli alloggi e del pagamento degli affitti che, da quanto sta emergendo, in molti casi non è mai avvenuto. A uno dei fascicoli sarà probabilmente allegata la documentazione che sta arrivando a piazzale Clodio dall’amministrazione capitolina
fonte: adnkronos.com