“Cinque anni fa, questa settimana un membro del Congresso e altre otto persone sono state uccise in Arizona, è stata la prima volta che ho dovuto parlare alla nazione (degli attacchi condotti con armi da fuoco, ndr) e non è stata l’ultima, purtroppo”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, parlando alla Casa Bianca e citando tra le altre le stragi di Aurora, Newtown, Santa Barbara, Charleston, San Bernardino, e definendole lapidariamente “troppe”.
BILANCIO TRAGICO. “Ogni anno più di 35mila americani sono uccisi dalle armi da fuoco” e “centinaia di migliaia di americani hanno perso sorelle e fratelli, seppellito i propri figli” per questo motivo. Così Obama parlando alla Casa Bianca per annunciare nuove misure contro la violenza con armi da fuoco.
EVENTI FREQUENTI. “Gli Stati Uniti non sono l’unico Paese con problemi di violenza dovuti alle armi da fuoco, ma sono l’unico Paese avanzato della Terra che assiste ad eventi così violenti con così tanta frequenza”.
CONTROLLO ARMI. “Dobbiamo capire l’emergenza del momento perché la gente sta morendo e le scuse per l’immobilismo non bastano, ecco perché siamo qui oggi: non per parlare, ma per agire per prevenire la prossima sparatoria”, ha sottolineato il presidente degli Stati Uniti. “Stiamo cominciando ad abituarci e pensiamo che la violenza sia normale, invece di pensare come risolvere il problema, questo diventa solo uno dei nostri dibattiti, nonostante ci sia consenso generale su ciò che va fatto”, ha aggiunto.
MODIFICHE SECONDO EMENDAMENTO. “Credo nel secondo emendamento, è scritto, garantisce il diritto di possedere armi. L’ho capito, lo so. Ma credo anche che possiamo trovare il modo per ridurre questo tipo di violenze, rispettandolo”.
NO OSTAGGIO DI LOBBY. “La lobby delle armi forse può tenere in ostaggio il Congresso, ma non può tenere in ostaggio l’America e la nostra libertà”.
fonte: LaPresse.it