Segna la data della dissoluzione anche “ufficiale” dell’Urss in quanto Michail Gorbaciov rassegna le proprie dimissioni da presidente dell’Unione sovietica. Anche se va sottolineato che prima del 1990 questa figura non esisteva e che precedentemente il capo dello stato era stato dal 1922 al 1938 il presidente del Comitato esecutivo centrale dell’URSS, dal 1938 al 1989 il Presidente del Praesidium del Soviet Supremo dell’URSS e dal 1989 al 1990 il Presidente del Soviet Supremo, l’atto del 25 dicembre segna comunque una data simbolo di primaria grandezza. Tutti i poteri passarono al presidente della Russia Boris Eltsin. Alle 18,35, la bandiera sovietica sopra il Cremlino fu ammainata e sostituita col tricolore russo. Infine il 26 dicembre 1991, il Soviet Supremo riconobbe formalmente la dissoluzione dell’Unione Sovietica. Entro il 2 gennaio 1992 tutte le istituzioni ufficiali dell’Unione Sovietica cessarono di operare.