E’ iniziata a Skhirat, in Marocco, la cerimonia per la firma dell’accordo di riconciliazione nazionale libico. Dopo un’ora di trattative sui nomi da inserire come vice premier del governo di riconciliazione in rappresentanza delle tre regioni del Paese, è stato trovato un accordo e sono rientrati nella sala della cerimonia i deputati libici presenti che in precedenza erano usciti per protesta. L’accordo prevede l’esclusione di Saleh Makhzoum da vice presidente in rappresentanza per il sud. Al suo posto è stato inserito Ahmed Hamza come ministro di Stato. Gli altri vice presidenti sono Ali al Qatarani per la Cirenaica e Ali Qanji per la Tripolitania.
Intervenendo alla cerimonia, il vicepresidente del parlamento di Tobruk, Emhamed Shaib ha annunciato: “Ci siamo impegnati per la pace e la realizzeremo cari miei compatrioti, ce la faremo”. Da parte sua, l’inviato dell’Onu Martin Kobler ha ricordato che i compiti del nuovo esecutivo sono garantire la sicurezza, sostenere il dialogo nazionale e combattere il terrorismo. “L’Isis rappresenta una sfida per il futuro governo di intesa nazionale. C’è bisogno di un dialogo nazionale globale per trovare un modo per lottare contro i terroristi” ha detto Kobler. Alla cerimonia è presente anche il ministro degli Esteri Paolo Gentilon che ha parlato di “un primo passo ma decisivo perché poi c’è una strada che segue, senza non si va da nessun parte. Il futuro della Libia è nelle vostre mani – ha aggiunto – siamo al vostro fianco e contiamo su di voi”. Mattarella: intesa vitale contro la furia oscurantista “In un momento in cui il mondo è sotto la minaccia della furia oscurantista del terrorismo, ritengo che l’avvio di un percorso di sviluppo democratico così significativo come quello libico assuma un valore ancora più importante”. Lo afferma il presidente Sergio Mattarella in una nota nella quale si rallegra per l’intesa raggiunta a Skhirat. Un accordo “reso possibile anche grazie all’iniziativa diplomatica italiana e al recente impulso fornito dalla Conferenza di Roma”, che “costituisce un’importante tappa del delicato processo di stabilizzazione della Libia che ha visto oggi il suo popolo assumere, con coraggio, la responsabilità delle proprie scelte”
fonte: rainews.it