Nasce a Roma Silvia Baraldini. Trasferitasi negli Stati Uniti da adolescente, negli anni Sessanta diviene attivista e combatte per i diritti dei neri e contro la guerra in Vietnam. Viene arrestata il 25 maggio 1983 con l’accusa di concorso in evasione, associazione sovversiva, tentata rapina. E’ condannata a una pena cumulativa di 43 anni di carcere. Cinque anni dopo le viene diagnosticato un tumore maligno. L’amministrazione penitenziaria statunitense sembra interessata soprattutto a isolare la condannata e lesina le cure di cui la donna avrebbe bisogno. Di qui inizia una complessa trattativa diplomatica tra Italia e Usa, conclusasi solo nel 1999 con l’estradizione della Baraldini.