Sulla pubblica piazza Martìn Lutero dà fuoco alla bolla pontificia “Exsurge Domine” in cui il papa Leone X condannava le sue dottrine e lo invitava a ritrattare. Puntuale giunge poco dopo la sua scomunica con la bolla “Decet romanum pontificem”, oltre al bando imperiale con il divieto di predicare la nuova dottrina e la condanna al rogo di tutti i suoi scritti. Dopo essersi rifiutato di ritrattare Lutero era giunto a negare l’infallibilità del papa e dei concili, delineando la sua proposta di riforma della chiesa, mettendo in discussione i fondamenti del credo cattolico e la struttura stessa del papato. Intanto in tutta la Germania crescevano i gravi disordini sociali con l’appoggio di gruppi che, appellandosi alla riforma, puntavano a precise rivendicazioni sociali. Contro di essi Lutero assunse un atteggiamento di aspra condanna.