“Voi siete come gli altri.” concluse Alesa, “cioè come molti altri, ma non bisogna essere tutti uguali, ecco.” “Anche se sono tutti così?” “Si, anche se sono tutti uguali. Almeno voi siate diverso. Del resto è così: per esempio ora avete ammesso senza vergogna un vostro difetto e persino un lato ridicolo. Ma oggi chi ha questa consapevolezza? Nessuno, e nessuno sente più il bisogno dell’autocritica. Non siate dunque come tutti; non siatelo, anche se doveste essere il solo.”
