Accadde oggi: 4 novembre 1979

Studenti seguaci dell’ayatollah Khomeini occupano l’ambasciata statunitense a Tehran. I fondamentalisti islamici fanno 90 ostaggi. Gli studenti sono spinti dal malcontento per il fatto che il deposto scià è stato ammesso negli Stati Uniti per ricevere cure mediche, e minacciano di uccidere gli ostaggi in caso si tenti di liberarli. Giorni dopo il governatore provinciale iraniano si dimette e l’ayatollah assume il controllo totale del paese e del destino degli ostaggi. Due settimane dopo l’attentato all’ambasciata l’ayatollah inizia a rilasciare tutti i prigionieri non statunitensi, le donne americane e gli uomini statunitensi appartenenti alle minoranze, citando tali gruppi tra i popoli oppressi dal governo degli Stati Uniti. I rimanenti 52 ostaggi rimasero alla mercé dell’ayatollah per altri 14 mesi. Il 20 gennaio 1981 gli USA sbloccarono circa 8 miliardi di beni iraniani congelati e anche gli ultimi ostaggi furono liberati.

 

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