Nella storia degli Stati Uniti il 29 ottobre è il martedì nero, giorno che identifica pienamente il panico del 1929 ed è associato alla Grande depressione, tra le più gravi crisi economiche della storia del mondo industrializzato. L’evento è seguito da un decennio di disoccupazione di massa, file per il pane e manifestazioni di incitazione alla rivoluzione sociale. L’economia mondiale, già instabile, raggiunge il punto di rottura quando gli investitori di Wall Street in un solo giorno scambiano 16 milioni di azioni nella borsa di New York. Le perdite ammontarono a miliardi di dollari e il contatore della borsa rimase diverse ore indietro a causa dell’impressionante quantità di trattative. Il crollo fu dovuto, tra le altre cause, ad un periodo di speculazione selvaggia, alla proliferazione del debito e ad un eccesso di grossi prestiti bancari che non furono liquidati. All’indomani del martedì nero il mondo industrializzato rimase invischiato nella grande depressione.