Ben tornati all’ascolto di una nuova puntata della rubrica di storia della musica, La Musica del Venerdì.
Molte bands del passato si sono formate sui banchi di scuola, quando la decisione di suonare insieme era successivo all’ascolto collettivo di musica nella cameretta di qualcuno.
E’ il 1960, quando il tredicenne Ian Anderson, arriva dalla natia Edimburgo a Blackpool, località balneare, 48 chilometri a nord di Liverpool. Qui incontra sui banchi di scuola, Barriemore Barlow, John Evan, Jeffrey Hammond. Non so dirvi se Ian Anderson
già a tredici anni fosse il personaggio estroso che si è rivelato in seguito, ma doveva essere comunque un ragazzino particolare.
Con la sostituzione di Abrahams alla chitarra con Martin Barre, li ritroviamo nel 1969 all’uscita del loro secondo album “Stand Up” ,
con il quale ottengono un grande successo sia in patria che in America e che a tutti gli effetti è un capolavoro.
Nella loro lunga carriera passano da un iniziale folk rock venato di blues, a suoni più progressive e hard, con la particolarità, unica nel panorama rock, degli stacchi del flauto traverso di Anderson.
Se volete vederli giovani, capelloni e non sorridenti..
se volete vederli ironici con lisca di pesce..
infine se volete vederli cartonati , all’interno della versione Lp, che aimè non è presente nel CD rimasterizzato..
Con il classico folk progressivo di “Nothing Is Easy”
con l’altro classico “Back To The Family”
con la ballata “A Reason For Waiting”
con la famosissima e jazzata “Bouree’” in un video originale del 1969
Signore e Signori
ecco a Voi
i grandi
Jethro Tull
Buon ascolto e buon venerdì
Fabrizio Savelli